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venerdì, Aprile 19, 2024

Centro istruzione territoriale Isernia, i sindaci ‘licenziano’ i dipendenti

AttualitàCentro istruzione territoriale Isernia, i sindaci 'licenziano' i dipendenti

Se non passerà alla storia d’Italia, passerà sicuramente alla storia della moribonda provincia di Isernia.
Si tratta della figuraccia che hanno rimediato i protagonisti dell’assemblea provinciale dei sindaci, convocata nell’emiciclo di via Berta dal presidente Brasiello.
L’assemblea avrebbe dovuto approvare l’istituzione di un Centro provinciale per l’istruzione degli adulti, finanziato interamente dallo Stato, con la possibilità di dar vita ad una ventina di posti di lavoro a tempo indeterminato. Invece, i sindaci hanno deciso di non decidere, dandosela a gambe levate e facendo cadere il numero legale, con la motivazione che, se fosse partito il Cpia, sarebbe stata soppressa la direzione didattica di Castelpetroso.
Conseguenza: il Centro non parte, si perderanno gli attuali posti di lavoro del Cpt che doveva essere trasformato in Cpia e l’anno prossimo, nel nome della razionalizzazione, non solo sparirà la direzione didattica di Castelpetroso, ma anche altre sei o sette perchè non hanno i numeri.
A nulla è valso l’appello di Brasiello che ha invitato i sindaci a ragionare e a salvare i venti posti di lavoro del Cpt che andranno persi, un campanilismo abbastanza discutibile ha prevalso, nonostante il tentativo di mediazione posto in essere da, Giuliana Petta, dirigente regionale della pubblica istruzione, presente in via Berta per l’importante appuntamento.
Ma non tutto è perduto, lunedì pomeriggio Brasiello ci proverà di nuovo, sperando che i sindaci se ne facciano una ragione e che si possano salvare i venti posti di lavoro del Cpt.

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