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lunedì, Maggio 6, 2024

Taglio ai costi della politica, legge ferma in Commissione da 10 mesi. Gli Indignati insorgono e diffidano Niro

AttualitàTaglio ai costi della politica, legge ferma in Commissione da 10 mesi. Gli Indignati insorgono e diffidano Niro

Non si ferma il pressing del comitato degli Indignati nei confronti della Regione e della classe politica per dire basta ai privilegi della “casta”. Alla luce della mancata discussione della proposta di legge di iniziativa popolare, sottoscritta da 6000 cittadini, per ridurre le indennità dei consiglieri di Palazzo Moffa, gli Indignati hanno inviato una diffida al presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Niro, affinchè la proposta sia inserita all’Ordine del giorno della prossima seduta utile.  “In caso di inottemperanza – annunciano – saremo, nostro malgrado, costretti ad adire le vie legali”.

“Ad ottobre 2013 – ricordano i cittadini Idignati –  è partita la raccolta delle firme, che abbiamo depositato presso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Molise il 23 dicembre 2013. La struttura dell’Ufficio di Presidenza, istituita per sovraintendere alle attività amministrative connesse all’avvenuta presentazione della proposta di legge, in data 15 gennaio 2014  ha validato  5.634 firme a fronte delle 2.000 richieste dagli artt. 32 e 33 dello Statuto in vigore all’atto della presentazione. In data  17 gennaio 2014, con nota  prot. 359/14, il Presidente del Consiglio regionale assegnava, alla I^ Commissione consiliare il compito di esaminare  ed esprimere il parere di cui all’art. 27 del r.i., sulla proposta di legge. Per due volte, febbraio e settembre 2014, siamo stati convocati dal Presidente della I^ Commissione per l’audizione sulla proposta di legge. Nel frattempo, con Legge Regionale 18 aprile 2014 n° 10, è entrato in vigore il nuovo Statuto regionale che all’articolo 42 recita: Le proposte di legge di iniziativa popolare sono comunque iscritte all’ordine del giorno della prima seduta del Consiglio successiva alla scadenza del termine di quattro mesi dalla loro assegnazione alla commissione competente. … la proposta viene esaminata dal Consiglio previa relazione della competente commissione anche espressa oralmente. A settembre la Commissione ha esaminato la proposta di legge esprimendo  parere non favorevole. Sono trascorsi 10 mesi dall’assegnazione della proposta di legge alla competente commissione ma, ad oggi, la proposta  non è mai stata iscritta all’ordine del giorno del Consiglio regionale: una chiara violazione  dell’articolo 42 dello Statuto vigente. E’ nostro profondo e radicato convincimento – proseguono –  che i problemi politici non si risolvono con “la carta bollata” ma riteniamo nostro dovere difendere la volontà dei circa seimila cittadini sottoscrittori ad esercitare il diritto di presentazione di proposte di legge ai sensi dello Statuto regionale, che il Consiglio regionale, non altri, ha approvato. E’ nostra convinzione che anche in questo la politica e le istituzioni devono dare l’esempio e non approfondire e rendere incolmabile il solco tra politica e società: non si può, e noi non vogliamo, accettare l’idea che chi fa le leggi si senta in diritto di non rispettarle, di violarle, ponendosi al di sopra di esse. E’ questa logica che alimenta l’antipolitica e la sfiducia nelle istituzioni, non la nostra iniziativa”.

 

Il comitato dei “Cittadini indignati del Molise” e Il ” comitato promotore proposta di legge di iniziativa popolare”

 

 

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