La chiusura del centro di smistamento corrispondenza delle Poste di Venafro potrebbe causare disservizi notevoli a tutti i comuni del circondario: il rischio concreto – è stato detto durante la conferenza permanente convocata alla Prefettura di Isernia – è che in alcuni paesi la posta potrebbe non arrivare più, o comunque arriverebbe con notevole ritardo, magari quando le bollette sono già scadute da un pezzo. Un problema che a Filignano già conoscono molto bene, visto che è bastato il pensionamento dell’unico portalettere a creare per mesi seri disagi agli utenti. Per scongiurare l’ormai imminente chiusura, l’unica strada da percorrere è quella di fare fronte comune, è il parere dei sindacati. “Solo unendo istituzioni, cittadini e parti sociali – ha detto il segretrario regionale di Uil Poste, Giuseppe Contento – si avrà la possibilità di convincere l’azienda a portare avanti un progetto folle. La verità è che Poste Italiane non ha intenzione di investire in Molise. Cgil e Uil questo lo dicono da almeno un anno. Venafro è solo l’ultimo atto”. Assenti alla riunione i vertici di Poste Italiane. Ma il prefetto di Isernia Filippo Piritore avrà comunque un incontro per chiedere chiarimenti e soluzioni alternative: “Avremo un incontro – ha confermato il rappresentante del Governo – e mi auguro che vengano fuori novità tali da tranquillizzare i sindaci e i cittadini”. Durante l’incontro in Prefettura si è parlato anche della vicenda dei rifiuti tossici. “Per ora la situazione è sotto controllo. Non ci sono motivi per allarmarsi, almeno per ora. Si continua comunque a scavare”, ha assicurato Piritore.