Clean economy o, più semplicemente, economia pulita. Un modello innovativo e rispettoso del territorio in cui si investe e si produce che considera la salute, l’ambiente e le esigenze delle comunità. Un’economia possibile anche quando non bisogna tenere conto solo di una logica di profitto ma si coinvolgono amministratori, sindacati, associazioni, imprenditori e i cittadini prima di avviare un contratto di sviluppo. A Casacalenda è stata messa a punto una prima bozza d’intesa come ribadito da uno dei promotori, l’on. Famiano Crucianelli.All’incontro hanno partecipato i segretari regionali della Cgil e della Uil, Sandro del Fattore e Tecla Boccardo, l’imprenditore Pietro Di Paolo e Marcella Stumpo del coordinamento Ambiente e Salute. Presenti, tra gli altri, i parlamentari Roberto Ruta e Laura Venittelli ed ex amministratori regionali. Un progetto che riguarda anche le piccole comunità: <<Ultimo grido che si alza dalle aree interne>> ha affermato il sindaco di Casacalenda, Michele Giambarba.
Economia sostenibile, presentato progetto a Casacalenda
