Più che rielaborare un genere, il noir, con il suo secondo lavoro, Perez, Edoardo De Angelisrielabora una città, quella partenopea, scartando a priori l’immaginario portato di solito tra vicoli, lungomare o alle falde del Vesuvio. Sono di vetro, acciaio e cemento le architetture plumbee e luccicanti che avvolgono Demetrio Perez. L’avvocato d’ufficio con il volto di Luca Zingaretti, ultima spiaggia per i criminali più incalliti, vive e lavora nel Centro Direzionale di Napoli, «una specie di cuore freddo della città dal quale si viene risucchiati fin dalla prima inquadratura» per il regista. E ancora di più per lo spettatore da un movimento di macchina su una panoramica del golfo e della città che si rivela un riflesso frontale sui vetri di un grattacielo.