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lunedì, Maggio 6, 2024

Rifiuti sospetti, i Carabinieri del Noe sequestrano un terreno a Venafro

AttualitàRifiuti sospetti, i Carabinieri del Noe sequestrano un terreno a Venafro

Si è tentato di fare tutto in gran segreto, ma per ovvie ragioni non è stato possibile nascondere tutto il trambusto provocato da uomini e mezzi. Ma gli inquirenti continuano comunque a mantenere il più assoluto riserbo. Dal procuratore capo di Isernia Paolo Albano solo un “no comment” e un rinvio per ogni chiarimento a una conferenza stampa che si terrà probabilmente agli inizi della settimana prossima. Ma tutto il silenzio intorno a questa vicenda non fa altro che alimentare sospetti e timori. Delle due, una: o la Procura aspetta i risultati delle analisi sui campioni di terreno e sull’altro materiale affidato all’Arpa Molise, oppure c’è davvero qualcosa di strano sotto quel terreno posto sotto sequestro dai Carabinieri del Noe, il nucleo operativo ecologico di Campobasso, a ridosso della strada della Bonifica. È lo stesso terreno a riposo di cui parla il collega Paolo De Chiara nel libro “Il veleno del Molise” e segnalato dalla “mamma coraggio” Palmina Giannini. Alcuni testimoni hanno parlato di qualche bidone (o comunque contenitori) e della presenza in questa zona anche di mezzi per il trasporto di rifiuti pericolosi, ma anche in questo caso il silenzio della Procura – utile comunque per non compromettere il prosieguo delle indagini – non aiuta a fare chiarezza su questa storia. Nei mesi scorsi scavi analoghi effettuati nell’area venafrana dai Vigili del fuoco e dalla Forestale non avevano portato a risultati eclatanti, ma stavolta è diverso. L’arrivo dei militari del Noe e il conseguente sequestro del terreno danno da pensare. In questi giorni altri scavi sono stati effettuati anche nel territorio di Sesto Campano, ma non è emerso niente di particolare. O perlomeno non risultano sequestri.

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