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mercoledì, Aprile 24, 2024

L’arredo

CulturaL’arredo

di MONICA LEONE

I cambiamenti economici e sociali dei nostri tempi hanno determinato profonde differenze nello stile di vita rispetto al passato e questo si è inevitabilmente ripercosso anche sulla casa e sul nostro modo di abitarla. Ora le consuetudini sono molto diverse e sempre più aumenta la richiesta di case di piccole dimensioni arredate quindi in maniera oltre che estetica anche funzionale. Infatti in primis viene effettuata una divisione dell’ambiente con la collocazione in pianta di quelle che sono le varie partizioni e i diaframmi (divisioni-non divisioni tramite pannelli, teli, vetri etc.) in funzione della famiglia o persona che deve vivere nella casa. Successivamente alla divisione viene la collocazione degli elementi d’arredo e la decorazione dell’ambiente. Principalmente possiamo ritrovare diversi stili di arredo come il classico (mobili antichi, preferibilmente artigianali, o quanto meno riproduzioni moderne di pezzi antichi), il rustico (mobili di legni non pregiati e mattoni a vista richiamano le antiche case di campagna), il decorativo ( soprammobili e quadri sono elementi dominanti, che si richiamano tra loro e riempiono ogni spazio), moderno (materiali sintetici e superfici tecnologiche rendono questo arredo abbastanza freddo ma pulitissimo nelle linee), contemporaneo (linee pulite e colori chiari con richiami allo stile nordico), moderno (con fusione di elementi in pietra o legno). Al giorno d’oggi praticamente ce n’è per tutte le tasche e per tutti i gusti, basti pensare all’ultima tendenza che sta spopolando e cioè il “riciclo creativo”, scelta del tutto artistica e anticonsumista: si tratta cioè di donare una seconda o terza vita agli oggetti, diversamente dal riciclo che di per sé presuppone di sminuzzare, maciullare e ricompattare la materia di cui è composto un oggetto. Il riciclo creativo, quindi, semplicemente rimuove i freni alla nostra immaginazione lasciando che oggetti apparentemente inutili, vecchi, fuori moda, insomma da gettare via e basta, ci appaiano in altre spoglie. Su Pinterest, sotto il tag “creative reuse & recycle”, compaiono centinaia di idee, alcune davvero brillanti nella loro semplicità e, su Facebook, una pagina apposita con quasi 8mila fan, raccoglie e propone idee nuove ogni giorno. Grattugie che diventano porta gioie, valigie che prendono la forma di poltrone, mappamondi che si trasformano in splendidi lampadari, una fila di giocatori del biliardino che si converte in appendiabiti!

Infine per concludere, usciamo dalle nostre case e facciamo un giro all’aperto…non ci facciamo caso in genere perché i ritmi della vita moderna non ci consentono di soffermarci sui particolari che arredano le nostre città, ma se vi fermate un attimo ad osservare quello che vi circonda vi renderete conto dello studio che c’è dietro ogni struttura o spazio pubblico: oggigiorno l’arredo non riguarda solo i nostri ambienti chiusi ma anche le nostre città, gli spazi aperti che condividiamo con altre persone, infatti l ‘arredo urbano provvede ad attrezzare gli spazi pubblici con manufatti fissi o mobili funzionali coordinandoli con la totale immagine della città. L’arredo urbano è materia di studio delle facoltà universitarie di Architettura e Ingegneria, si occupa delle problematiche e del disegno degli spazi, del verde pubblico, della segnaletica e dei dissuasori, dell’illuminotecnica urbana.

Sperando di avere stimolato la vostra immaginazione vi do appuntamento al prossimo incontro.

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