Partiti e movimenti in fibrillazione a Termoli dopo l’improvvisa caduta dell’Amministrazione guidata da Antonio Di Brino. Nel fine settimana già le prime riunioni e le prime prese di posizione. Come quella del circolo cittadino del PD, che tramite il suo segretario Antonio Sciandra chiede che si facciano le primarie, rivendicando un’autonomia della città, scongiurando l’imposizione di un candidato sindaco da forze esterne ed estranee ai problemi della popolazione. “La prima mossa da fare è chiedere un tavolo istituzionale con gli altri partiti di centro-sinistra per organizzare e regolamentare le primarie sulla falsa riga di quanto è stato già deciso per quelle di Campobasso” ha spiegato Sciandra. Una possibile data potrebbe essere intorno alla fine di marzo. Intanto anche il gruppo di Termoli del MoVimento 5 Stelle prende atto “dell’ennesimo gioco di palazzo fatto nelle segrete stanze, a conferma di quanto accade a livello nazionale che vede già centro-sinistra e centro-destra venir meno agli impegni presi con i cittadini”. La storia si ripete non per vedute politiche diverse – commentano – ma semplicemente perchè la politica ha dato spazio agli interessi personali”. Anche il centrodestra prova a riorganizzarsi e dopo un fine settimana dedicato alla riflessione a giorni ci sarà già una prima riunione dell’ex maggioranza: sul tavolo la fattibilità di una possibile ricanditatura di Di Brino. Intanto domani si insedierà in Comune il commissario incaricato di traghettare l’ente fino a nuove elezioni, si tratta del vice prefetto Laura Scioli.
Termoli al voto: partiti in fibrillazione. Il Pd chiede le primarie
