Ci provano in tutti i modi anche per portare via solo pochi spiccioli. Con un grosso petardo a forma di candelotto di dinamite per far esplodere la vetrina di un’edicola in pieno centro e rubare ottanta euro dal registratore di cassa.
Sfondando con mazze o a calci la vetrata di una pizzeria vicino la stazione ferroviaria oppure quella di un’altra attività commerciale di fronte al municipio dove il furto con scasso ha fruttato nemmeno cinque euro.
Non è l’entità dei colpi a preoccupare sempre di più i commercianti ma le modalità e i relativi danni provocati nei locali dopo gli ultimi episodi avvenuti durante la notte.
“Quando la sera chiudiamo le attività – afferma la titolare di un negozio di abbigliamento – non sappiamo se il giorno dopo troveremo la vetrina sfondata o la saracinesca danneggiata”.
Il più delle volte non si tratta insomma di bande organizzate o professionisti del crimine ma – da quanto emerge – di chi ha un immediato bisogno di denaro, pronto ad improvvisare più che a pianificare un furto o una rapina.
