E’ ripartito l’anno scolastico e al quarto giorno non mancano le prime polemiche e lamentele. A parlare sono genitori e nonni dei bambini delle materne ed elementari della scuola del quartiere Cep a Campobasso. La ex casa dello studente, per intenderci, la nuova struttura che ospita 400 bambini del quartiere. Intorno alle 8 è un via vai davanti al cancello. Con il passare dei minuti il capannello di gente si fa più consistente. Ci sono le macchine che arrivano. Gli scuolabus. Le insegnanti prendono in consegna i bimbi, sul piazzale, che si mettono in fila, per classe. Genitori e nonni restano lì, aspettano che i figli entrino. Due vigili a controllare. Anche i collaboratori scolastici sono operativi. La dirigente della scuola in prima fila per far sì che le cose vadano al meglio, ma gestire 400 bambini non è facile, questo è da dire. Intanto si levano le voci di protesta e più di qualcuno lamenta disorganizzazione. “Mancano i parcheggi e siamo costretti a percorrere centinaia di metri a piedi,” dicono in molti che si preoccupano per le difficoltà che potrebbero sorgere con il cattivo tempo, la mancanza di pensiline per i bimbi che devono aspettare e l’impossibilità per molti di entrare nell’ampio spazio davanti l’ingresso. C’è anche chi lamenta il pericolo per le macchine e i pullmini che transitano mentre genitori e bambini sono fermi. Il problema principale sembra essere, dunque, quello della mancanza di parcheggi, con i disagi e i ritardi nel portare i bimbi a scuola, specie per chi poi deve recarsi in ufficio o tornare a casa.
Chiedono che si crei una strada di uscita per le macchine consentendo loro di passare davanti scuola e fermare lì, con la regolamentazione dei vigili urbani, i bambini, evitando ingorghi lunghi. Insomma, i problemi dei primi giorni possono essere superati se si pensa a soluzioni condivise, concludono i genitori dei piccoli alunni del III circolo del quartiere Cep.
Campobasso – Nuovo anno all’insegna delle polemiche nella scuola del Cep
