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venerdì, Aprile 19, 2024

Termoli, gestione pubblica dell’acqua: ok dal consiglio

EvidenzaTermoli, gestione pubblica dell'acqua: ok dal consiglio

Dopo vent’anni l’acqua di Termoli torna pubblica. L’ok definitivo alla ripubblicizzazione del servizio idrico è arrivato nel consiglio comunale, dove è stata votata all’unanimità la modifica allo statuto per il riconoscimento dell’acqua bene comune e privo di rilevanza economica. Termoli dunque seguirà l’esempio di altre città italiane che hanno dato seguito alla volontà popolare espressa con il referendum del 2011. Tra i pionieri in Italia c’è il Comune di Napoli. L’obiettivo è quello di porre l’acqua al di fuori delle regole del commercio e del mercato, con un servizio non orientato ai profitti ma che sia efficace, efficiente e aperto al coinvolgimento dei cittadini. E’ stata un’assise carica di partecipazione, tanto che è stata aperta anche a due interventi esterni, del parroco Don Silvio Piccoli e di Marcella Stumpo della fondazione Milani. Erano presenti cittadini e comitati che hanno lavorato in questi mesi insieme al Comune alla delibera che poi è stata votata tra gli applausi. Era il 1993 quando il Comune firmò il primo contratto con la Sigesa, diventata, poi Crea, ora Acea. Anni in cui non sempre i rapporti sono stati idilliaci, come ha ricordato il consigliere di minoranza Paolo Marinucci, quando ad esempio la società all’improvviso ha deciso di non far pagare più a prezzo di costo il servizio per le strutture pubbliche comunali. Lo stesso sindaco sindaco Antonio Di Brino ha ricordato alcuni contenziosi in cui il Comune è uscito perdente. Determinante per il ‘grande passo’ è stata l’imminente scadenza del 30 giugno del contratto con la società privata che si occupa del servizio. Società a cui sarà necessario – come ha spiegato il sindaco – prorogare per un anno la convenzione. Il tempo necessario in cui si lavorerà, insieme a un comitato tecnico, per rendere pubblica la gestione dell’acqua. Serve una società di diritto pubblico e in Regione c’è già, come ha fatto notare Di Brino. E’ Molise Acque, auspicando però una modifica dello Statuto che la renda più trasparente.

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