Per la manutenzione ordinaria e straordinaria servono circa 3 milioni di euro. A ottobre potrebbe saltare la snodo di Carpinone.
Mentre il Senato ha dato il via libera alla mozione sull’alta velocità che riguarda la ferrovia adriatica, da Ancona a Lecce, restano molte le incognite sul futuro della Sulmona – Carpinone. Una tratta sicuramente meno strategica dal punto di vista dei numeri, ma fondamentale per i collegamenti tra le aree interne di Abruzzo e Molise e interessante anche per l’aspetto turistico. Il consigliere regionale dell’Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio ha scritto al vice presidente della giunta del Molise, Michele Petraroia, perché preoccupato per i costi necessari alla manutenzione ordinaria e straordinaria della linea.
Si parla di circa 3 milioni di euro in totale. Dal prossimo primo ottobre, inoltre, potrebbe essere definitivamente soppressa anche la deviazione della stazione di Carpinone, provocando l’interruzione della tratta ferroviaria e impedendo di fatto i collegamenti con altri comuni. È ciò che è emerso dalle varie audizioni in Abruzzo.
Nei prossimi giorni dovrebbe tenersi anche un vertice congiunto anche con i rappresentanti del Molise per pianificare azioni comuni. Al tavolo saranno invitati anche gli esperti della Sangritana, società concorrente di Trenitalia. L’obiettivo è valutare la possibilità di riaprire la tratta ferroviaria che, oltre ad essere una delle più antiche e suggestive, dicono i vertici della regione Abruzzo, costituisce un’importante linea di comunicazione per molti comuni abruzzesi e molisani. E le prospettive drastiche di chiusura preoccupano e non poco gli amministratori locali e regionali.
