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sabato, Aprile 27, 2024

Corte dei Conti, chiuse le verifiche sui Gruppi regionali: nel 2012 ottocentomila euro svaniti nel nulla

AperturaCorte dei Conti, chiuse le verifiche sui Gruppi regionali: nel 2012 ottocentomila euro svaniti nel nulla

di Giovanni Minicozzi

Chiuse le verifiche della Corte dei Conti sui bilanci dei Gruppi regionali. Nel 2012 spariti nel nulla circa 800mila euro, una somma andata in fumo tra ristoranti, caffè e privilegi della casta.

La Corte dei Conti ha depositato le ultime quattro sentenze, relative agli accertamenti fatti sulle rendicontazioni delle spese sostenute dai gruppi consiliari di Palazzo Moffa, riferite all’anno 2012: Partito Socialista, Udc, Progetto Molise e Iorio presidente. Dunque, i controlli dei magistrati contabili sono terminati e i resoconti sono stati rinviati al presidente della giunta regionale, Paolo Frattura, e a quello del Consiglio, Vincenzo Niro. Analizzando i documenti, messi in rete dalla Corte dei Conti, emerge un quadro avvilente per come sono stati sprecati i soldi pubblici. In particolare, risultano non ammessi a rendicontazione: per l’Udc 98.353 euro e un centesimo; per Progetto Molise 65.685 euro e 61 centesimi; 52.909 euro e 93 centesimi per il Partito Socialista e, infine, 8.218 euro per il gruppo Iorio presidente. Il totale parziale delle somme non ammesse a rendicontazione o non rendicontate è pari a 225.185 euro e 15 centesimi.

La somma complessiva, invece, riferita ai 17 gruppi consiliari, ammonta a circa 800mila euro non rendicontati su un totale di oltre 2 milioni di euro erogati dalla Regione nell’anno 2012. Dunque, circa la metà dei fondi pubblici messi a disposizione dei gruppi sono svaniti nel nulla o sono stati utilizzati impropriamente. Analizzando le diverse voci di spesa messe in fila dai magistrati contabili, si scopre che c’è di tutto: pagamento quote condominiali, caffé, brioche, panini, gelati, caramelle, cioccolatini, acquisto carburanti e, soprattutto, ristoranti a go-go. Due di questi hanno un nome appropriato alla circostanza: “Fiore di zucca” e “Le mani in pasto”. Ma le spese pazze non finiscono qui. Poiché sono state rendicontate ricevute per l’acquisto di cd musicali, torte, pizze, e perfino un frigorifero costato 219 euro e 90 centesimi. Ma c’è stato anche chi ha percepito come capogruppo, oltre ovviamente all’indennità di carica pari a 10mila euro netti mensili erogati dal Consiglio regionale, ulteriori 800 euro, erogati dal gruppo di appartenenza. Al di là del pregevole e meritorio lavoro svolto dalla Corte dei Conti, alla quale la nuova normativa approvata l’anno scorso dal governo Monti ha delegato il controllo sulle spese dei gruppi, ora è necessario un intervento della Procura della Repubblica. Occorre fare chiarezza anche sulle eventuali responsabilità penali perché se qualcuno ha approfittato è giusto che paghi e questa volta di tasca propria. Lo chiedono a gran voce i cittadini indignati e convinti che differenziare gli onesti dagli approfittatori farebbe bene anche alla politica.

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