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lunedì, Maggio 6, 2024

Polli, rispunta Dante Di Dario. L’ex patron di Arena di nuovo in corsa per la filiera avicola

AperturaPolli, rispunta Dante Di Dario. L'ex patron di Arena di nuovo in corsa per la filiera avicola

di GIOVANNI MINICOZZI

Indiscrezioni sempre più frequenti danno l’ex patron di Arena, Dante Di Dario, in corsa per il controllo della filiera avicola molisana. Quello del  manager venafrano sarebbe un clamoroso rientro sulla scena.  Due anni fa lasciò il controllo di Arena dopo un lungo braccio di ferro con la Regione.

Crisi alla Ittierre, dismissione dello Zuccherificio, difficoltà delle piccole imprese, riorganizzazione del sistema sanitario, dei trasporti, riforme, nomina del quinto assessore e, soprattutto, le vicende collegate alla filiera avicola molisana. Sono i temi più importanti sui quali la giunta regionale dovrà dare risposte in tempi rapidi per evitare il baratro. “La situazione sta precipitando!”. E’ il grido di allarme lanciato dai lavoratori della Gam al presidente della Regione, Paolo Frattura, nel corso di un incontro tenutosi nella sede di via Genova. In particolare, i rappresentanti sindacali hanno sollecitato il ripristino degli ammortizzatori sociali e la continuità produttiva e occupazionale dell’azienda. “C’è bisogno di ossigeno per non morire”, hanno aggiunto i lavoratori, preoccupati anche dal fatto che il tavolo nazionale, previsto a Roma per il prossimo 20 giugno, potrebbe non definire la vicenda legata al ripristino degli ammortizzatori sociali. Frattura ha assicurato il suo impegno per risolvere la difficile situazione “senza sprecare però – ha detto – ulteriori risorse pubbliche”. Sullo sfondo resta la privatizzazione dell’azienda e “i contatti ci sono”, ha assicurato il governatore. Su questo le indiscrezioni si rincorrono: Aia, Legacoop, Confcooperative, Granarolo e perfino Dante Di Dario sarebbero interessati a rilevare l’azienda. L’ex patron di Arena, uscito dalla porta, potrebbe rientrare dalla finestra attraverso un progetto di rilancio della filiera avicola elaborato dal presidente della holding, Lombardi. Ma il presidente Frattura sa bene che servono partner seri e affidabili per garantire trasparenza nelle procedure e continuità occupazionale a centinaia di lavoratori. Diversamente, la vincenda Gam-Solagrital potrebbe trasformarsi in una polveriera con pesanti ricadute sulla coesione e sulla tranquillità sociale. D’altra parte, la Regione dovrà gestire la difficile fase della eventuale messa in liquidazione della Gam e la conseguente costituzione di una nuova società, l’ammodernamento degli impianti non più competitivi e l’acquisizione del marchio per la commercializzazione del prodotto finito. Il governatore e la sua giunta dovranno anche bloccare la fuga di molti allevatori che potrebbero stipulare accordi con i concorrenti della filiera avicola molisana. Una corsa contro il tempo, dunque, che il Molise non deve perdere. Ma ciò è possibile solo a condizione che il rilancio dell’azienda venga affidato a persone oneste e competenti e non a chi ha ridotto lo stabilimento di Bojano al fallimento.

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