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mercoledì, Maggio 8, 2024

Estero: seggi “di protesta” per chi non ha diritto di voto

AttualitàEstero: seggi “di protesta” per chi non ha diritto di voto

Nessun aiuto né dalle istituzioni, né dalle ambasciate o dagli istituti di cultura all’estero. A Lisbona si organizzano al centro comunitario Lgbt in Rua de Sao Lazaro. A Madrid invece al centro sociale autogestito Tabacalera in calle Embajadores. Perché loro, gli italiani all’estero senza diritto di voto, lasciati ai margini della campagna elettorale, a votare ci andranno lo stesso. L’iniziativa si chiama #iovotolostesso e coinvolge migliaia di persone che non possono rientrare in Italia ed esprimere la loro preferenza alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Non solo i ragazzi Erasmus. Ma anche quelli del Leonardo, i tirocinanti, i ricercatori e i lavoratori non residenti, esclusi dal dl 223 del 18/12/2012 adesso potranno andare a votare nei seggi elettorali autogestiti e allestiti in quasi trenta città europee.

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