di GIOVANNI MINICOZZI
Giorni e notti senza tregua per la politica molisana. Partiti e movimenti politici infatti sono impegnati su più fronti per definire le candidature alla regione e al parlamento. I giochi sembrano quasi fatti per i 5 aspiranti parlamentari, due senatori e tre deputati.
Sono già in campo con il numero uno sulle spalle Roberto Ruta e Danilo Leva per il PD, Michele Scasserra alla camera con Italia futura e Franco Giorgio Marinelli al Senato per l’UDC, Mino Bottiglieri e Arianna Bruzzone per il movimento 5 stelle, Antonino Ingroia seguito da Antonio Di Pietro per la lista Rivoluzione Civile e Gianfranco Vitagliano per Progetto Sud. Tutto da definire invece per Sel dove, su richiesta di Candido Paglione, Nichi Vendola potrebbe capeggiare la lista della camera ma in competizione ci sarebbero anche Gigino d’Angelo e Franco Valente al senato. Partita ancora aperta anche nel Pdl dove sono in lista gli uscenti Ulisse Di Giacomo al senato e Sabrina De Camillis alla camera ma il segretario Angelino Alfano vorrebbe sistemare alcuni esponenti nazionali nei due collegi molisani dati per vincenti.
Contro tale ipotesi si sono però schierati il senatore Di Giacomo e il presidente Michele Iorio. intanto Bruno Tabacci ha sollecitato Giuseppe Astore a capeggiare la lista a palazzo Madama per il suo movimento Centro Democratico, alleato con Pierluigi Bersani.
Situazione ancora fluida per la definizione delle alleanze e per la scelta dei presidenti anche alla regione. Al momento è certa solo la candidatura di Antonio Federico per i grillini e quella di Michele Iorio. Anche se Udeur, Udc, Adc, Dc e Molise Civile hanno dato l’ultimatum al Pdl chiedendo di conoscere, entro poche, il candidato presidente e il quadro delle alleanze. Diversamente, hanno scritto in una nota riservata inviata a Raffaele Fitto, ci riterremo liberi di assumere autonome decisioni. Ma Silvio Berlusconi nell’intervista esclusiva concessa a Telemolise ha ribadito che il candidato è Michele Iorio.
Sull’altro versante il Pd ha convocato per mercoledì l’assemblea regionale che potrebbe ufficilizzare la candidatura di Paolo Frattura. In tal caso però romperebbe definitivamente i rapporti con alcuni consiglieri di centrosinistra e, soprattutto, con Massimo Romano e con l’Udc che sicuramente correranno da soli.
