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mercoledì, Aprile 24, 2024

Chiuso il capitolo in Senato, Giuseppe Astore non si ricandida ma resta pronto per nuove sfide politiche

PoliticaChiuso il capitolo in Senato, Giuseppe Astore non si ricandida ma resta pronto per nuove sfide politiche
L’esponente di Partecipazione Democratica traccia un bilancio positivo dei suoi cinque anni in Parlamento.

Mentre c’è chi è impegnato a farsi eleggere alle prossime elezioni politiche e regionali, c’è anche chi come Giuseppe Astore è pronto a chiudere un capitolo della propria esperienza in Parlamento, dopo cinque anni trascorsi in Senato. Un “bilancio positivo” quello tracciato dall’esponente di Partecipazione Democratica che oggi ha incontrato i giornalisti a Campobasso.

Astore ha all’attivo la presentazione di nove disegni di legge come primo firmatario, due mozioni sul testamento biologico e la Macrotregione adriatico – ionica, sette interpellanze, 10 interrogazioni a risposta orale e 21 a risposta scritta. È intervenuto 143 volte nei lavori delle varie commissioni e 45 volte in aula. “Posso ritenermi soddisfatto di questa esperienza – ha detto durante la conferenza stampa alla Palladino Company di Campobasso – il mio è stato un impegno su molti argomenti di interesse nazionale, senza mai perdere di vista le questioni che riguardano la nostra regione”.

Ma se in questo momento Astore si trova in una posizione più defilata rispetto all’impegno politico diretto richiesto dalla campagna elettorale, il senatore uscente si è detto anche preoccupato per gli scenari futuri che riguardano l’Italia e il Molise. “Questa è una nazionale che deve essere rifondata – ha spiegato – e le responsabilità sullo stato dell’Italia, negli ultimi quarant’anni, devono essere divise fra tutti. Per superare le evidenti difficoltà che sta attraversando il nostro Paese e la nostra regione – ha aggiunto – occorre mettere in campo energie nuove che in questo momento non mi pare di vedere”.

Per quanto riguarda il suo futuro, invece, Astore ha deciso di non correre in questa tornata elettorale anche se ha lasciato una piccola porta aperta per il futuro. “Ho scelto di non candidarmi, ma se qualcuno decidesse di puntare su di me con un progetto credibile non mi tirerò indietro. Questa, però, è una regione in cui pochi decidono attorno a un tavolo il destino del territorio. Dopo la parentesi iniziale nell’Italia dei valori – ha concluso Astore – io sono e resto nel centro sinistra”. Insomma, si è chiuso solo un capitolo, ma l’avventura politica di Astore non finisce qui.

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