I dati dell’Istat fotografano una situazione ancora più drammatica per i mutui, con un meno 41 per cento.
E’ il risultato peggiore per il mercato del mattone dal primo trimestre 2008, quando è partita la crisi. La compravendita di case e immobili nel secondo trimestre 2012 ha subito un crollo di quasi il 24 per cento su base annua. I dati dell’Istat fotografano una situazione ancora più drammatica per i mutui, con un meno 41 per cento. In pratica, sono sempre meno le persone che chiedono prestiti e finanziamenti e poche le banche pronte ad aprire le tasche senza garanzie sicure.
Ma è l’intero settore dell’edilizia ad essere praticamente in ginocchio con molte imprese sull’orlo della chiusura, cantieri bloccati e pagamenti dalla pubblica amministrazione che arrivano a singhiozzo. Le stime parlano per il 2012 di una flessione record superiore al 50 per cento. D’altronde basta farsi un giro per rendersi conto del fatto che anche in città come Campobasso e Isernia siano molte le case e gli appartementi (appena realizzati) rimasti invenduti e i cantieri fermi per mancanza di liquidità.
A livello nazionale, però, arrivano dati positivi dalle esportazioni. L’Italia riprende la corsa ma il Molise resta fermo ai box con un meno 9 per cento rilevato dall’Istat fino al terzo trimestre dell’anno in corso, addirittura meno 14 per cento verso l’Unione europea. Dopo di noi ci sono solo la Basilicata, la Valle d’Aosta e il Friuli Venezia Giulia. In controtendenza, invece, la Sardegna che fa segnare un più 17,7 per cento. Con questi dati non ci resta che archiviare al più presto il 2012 e sperare che la nostra economia torni a correre nei prossimi mesi. Al momento, però, le stime degli esperti parlano di un altro anno di sofferenza, mentre segnali di ripresa più decisi dovrebbero arrivare dalla metà del 2014.