Riposare quando si ha un’infezione aiuta a combattere il nemico del momento e servirà anche a reagire più prontamente quando dei microrganismi patogeni simili ci attaccheranno in futuro. Una bella dormita, infatti, consente di fissare meglio i ricordi. Non solo quelli psicologici, che conserviamo nel cervello. Anche quelli immunologici, che immagazziniamo nel sistema di difesa del nostro organismo.
Come si immagazzinano i ricordi
Nonostante le evidenti differenze, il sistema nervoso centrale e quello immunitario hanno una cosa in comune: sono dotati di una capacità di immagazzinamento troppo limitata per contenere separatamente tutte le informazioni che si accumulano. Deve essere per questo che hanno evoluto strategie analoghe: in entrambi i sistemi la memoria viene prima codificata in un deposito temporaneo, poi trasferita in un archivio a lungo termine e infine ridotta alle sue componenti astratte essenziali, in modo da poterla riutilizzare in futuro anche in situazioni un po’ diverse. Questo processo di consolidamento mnemonico sarebbe favorito dal sonno, probabilmente attraverso la riduzione del rilascio dell’ormone cortisolo.



