«Credo che dovremmo essere più impegnati nel promuovere e assicurare la conoscenza della nostra lingua agli immigrati che si insediano nel nostro Paese»: così ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’82/o convegno della società Dante Alighieri.
Il capo dello Stato ha ricordato che l’Italia è passata «da Paese di emigrazione, a Paese di transito» ed immigrazione. E l’italiano può essere un «veicolo di integrazione tra i cittadini e le comunità di immigrati che si sono insediate nei nostri territori». La conoscenza, infatti, «abbatte i muri, previene la formazione di ghetti culturali e linguistici».