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martedì, Aprile 30, 2024

Calenda (Fi): ospedali della provincia di Isernia in coma, Frattura vada a casa

AttualitàCalenda (Fi): ospedali della provincia di Isernia in coma, Frattura vada a casa

Continua a tenere banco a Isernia il sostanziale ridimensionamento dell’ospedale Veneziale. Lo schieramento di centrodestra a Palazzo San Francesco, già durante il consiglio comunale monotematico di aprile aveva espresso perplessità di fronte alle rassicurazioni del presidente della Regione Frattura. Ora che il regolamento attuativo del decreto Balduzzi è realtà, i fatti sembrano dare ragione a coloro che prevedano tempi bui per l’ospedale del capoluogo. E la rabbia sale, non solo tra i cittadini. Oltre che accusare ad ogni occasione utile il sindaco Brasiello di sostanziale immobilismo, o comunque di subire in silenzio le decisioni prese a Campobasso, la minoranza consiliare ha fatto affiggere in città dei manifesti che tra una questione irrisolta e l’altra, mettono a nudo anche i rischi cui va incontro la sanità locale. Non sono mancate neanche le prese di posizione provocatorie – come ad esempio quella dei consiglieri Raimondo Fabrizio (Forza Italia) e Gianni Fantozzi (Grande Sud) – che hanno proposto l’annessione della provincia di Isernia all’Abruzzo; oppure – è il caso di Pietro Paolo Di Perna (Fratelli d’Italia) – di chiudere direttamente la Regione e buttare via la chiave. Dal canto proprio, il consigliere di Forza Italia Filomena Calenda invita Frattura a prendere atto delle condizioni disastrose in cui versa la sanità in provincia di Isernia e a tornarsene a casa: “Credo che sia una vergogna, Frattura è riuscito a toglierci anche alcuni reparti dell’ospedale, ha cancellato Agnone, ha cancellato alcuni ospedali importantissimi, perché noi abbiamo delle strade impervie che non permetteranno ai nostri tanti anziani di curarsi soprattutto durante invernale. Io credo – ha concluso Calenda – che il presidente Frattura faccia meglio a preparare e tornarsene a casa”.

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