Pier Luigi Bersani si afferma praticamente ovunque nei seggi all’estero allestiti per le primarie del centrosinistra, da New York a Mosca, passando per Vancouver e Amman. Unica eccezione, San Francisco, dove si afferma Matteo Renzi. Lo ha spiegato Eugenio Marino, il responsabile del voto all’estero per le primarie, spiegando che i dati esteri totali danno Bersani al 62 e Renzi al 36. Man mano che lo scrutinio prosegue, si consolidano le prime indicazioni: quando lo spoglio è arrivato al 40% dei seggi, Pier Luigi Bersani risulta al 61%, mentre Matteo Renzi è al 38,94%. Un dato che sembra profilare una vittoria netta del leader Pd.