La salute, gli stili di vita dei molisani e l’assistenza sanitaria sotto la lente del Rapporto Osservasalute 2013, giunto alla undicesima edizione.
Lo studio è stato presentato all’Università Cattolica e pubblicato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane.
Dall’analisi condotta da 165 ricercatori è emerso con evidenza un dato: il Molise è la regione che presenta la maggiore riduzione, in termini percentuali dei maschi, consumatori a rischio di alcolici, di età compresa tra i 19 ed i 64 anni.
Nonostante il trend in crescita, registrato negli anni 2007-2010, periodo in cui si è passati dal 28,8% del 2007, al 42,8 del 2010, si è successivamente registrata una inversione di tendenza.
Nel corso dell’anno del 2011, la percentuale è infatti scesa al 34,9% dei maschi, pari a 7,9 punti percentuali.
Un quadro dunque positivo che tuttavia stride con un dato negativo, che riguarda l’alta percentuale di persone obese: il 13,5% dei residenti contro il 10,4 degli italiani.
L’indice di mortalità è più basso rispetto alla media nazionale. Ad incidere le malattie tumorali, seguite da quelle del sistema circolatorio.
Di poco al di sotto dei dati nazionali la percentuale dei fumatori, mentre per quanto riguarda il consumo dei farmaci a carico del servizio sanitario nazionale, il Molise resta, anche se di poco, sotto la media nazionale, con una spesa pro capite, nel 2012, pari a 190,3 euro, contro i 193 della somma spesa mediamente in Italia .
Un quadro complessivamente positivo, quello tracciato dal Rapporto Osservasalute che ha tenuto conto di diversi indici: quello di vecchiaia, di dipendenza, di struttura della popolazione attiva e di ricambio.
Restano le criticità legate all’organizzazione della rete ospedaliera ed all’assistenza territoriale, risultata del tutto inadeguata.
Situazioni vissute quotidianamente sulla pelle dei pazienti molisani.