di Tonino Danese
Dalla truffa al furto con scasso al falso. Decine di migliaia di euro il bottino, ancora da quantificare sulla base delle numerose denunce. In tre anni, dal 2010 ad oggi, hanno messo a segno colpi e fatto raggiri in 23 comuni della provincia Potenza, in sei del materano, due del salernitano e uno in provincia di Campobasso. In tre sono stati arrestati dai poliziotti della Squadra Mobile di Potenza e dagli agenti dei commissariati di Melfi e Cerignola. Si tratta di un uomo di 41 anni, pregiudicato e di due giovani di 23 e 25 anni, tutti lucani. Un altro è ricercato non solo in Basilicata, Campania, Puglia, ma anche nella nostra regione. I malviventi spesso non agivano insieme e prendevano di mira, per i furti, bar, tabaccherie, negozi di abbigliamento, sale videopoker.In genere operavano in piccoli comuni, come accaduto in Molise, a Pietracatella, dove, nella notte tra il 17 e 18 gennaio 2012, hanno agito in una tabaccheria. Hanno portato via gratta e vinci, sigarette, soldi delle macchinette e altri prodotti per un valore di circa 10mila euro. Uno dei colpi più consistenti, hanno detto dalla Questura di Potenza. Gli arresti sono stati ordinati dal Gip di Melfi, su richiesta del pm Arminio, che in vari furti segnalati nel potentino, ha trovato diverse analogie. Li ha confrontati con altri e ha chiuso il cerchio intorno alla banda.Utilizzavano, stando a quanto raccolto dagli inquirenti, un’auto vistosa, una BMW X3, soprattutto per le truffe. Infatti si fingevano facoltosi imprenditori, con tanto di partita Iva, falsa ovviamente, per acquistare materiale, ad esempio, edile. Dicevano che avrebbero pagato in seguito e si facevano dare una parte della commessa. Poi sparivano. In altri casi si spacciavano per ufficiali dei Carabinieri o appartenenti alla Polizia penitenziaria, di qui l’accusa di sostituzione di persona e usurpazione di titoli e onori.
