La Rete Ictus ancora non è operativa, ma un minimo di collaborazione costruttiva tra sanità pubblica e operatori convenzionati si comincia ad intravedere in regione.
E’ il caso di una signora di Isernia, colpita da un ictus cerebrale che, trasportata prima al Pronto Soccorso pentro e poi a quello di Campobasso, è stata infine trasferita al Neuromed, dove le è stato praticato un intervento di trombectomia, che probabilmente le avrà salvato la vita. Si tratta del primo intervento del genere in Molise, a dimostrazione che l’integrazione tra strutture sanitarie è utile soprattutto a salvare la vita dei pazienti.
Ebbene con l’attivazione della Rete Ictus, il trasporto al Neuromed dei pazienti colpiti da patologie cerebrali sarà deciso direttamente dai sanitari dei tre Pronto Soccorso regionali di Campobasso, Isernia e Termoli, senza passaggi intermedi, proprio con l’obiettivo di tagliare al massimo i tempi di ricovero, decisivi per la riuscita dell’intervento.
Nella medicina d’urgenza infatti, come è noto, il primo nemico è il tempo, si parla perciò di Golden Hour, ossia l’ora d’oro, i sessanta minuti determinanti per salvare la vita dei pazienti, evitando soste intermedie e perdite di tempo che possono portare a esiti infausti.