Un fatto di violenza che ha provocato shock Campobasso. I dettagli diffusi dalla Squadra Mobile su come sono andate le cose la sera del 24 maggio, nel parco di fronte al Romagnoli, delineano un quadro preoccupante. In sei contro uno, un pestaggio a sangue, vittima un uomo di 45 anni, con problemi di deambulazioni. Tutto per un orologio, un portafogli nemmeno preso, alla fine. 5 ragazzi di 19/20 anni e un uomo di mezza età arrestati, ai domiciliari. Uno di loro, l’unico campano, beneventano, ora è finito in carcere. Hanno pesato le aggravanti. Gli altri, tutti molisani, del posto, restano agli arresti in casa. In queste ore gli interrogatori di garanzia davanti al Gip. Le indagini sono coordinate dal sostituto Procuratore Elisa Sabusco. Indagini che gli uomini della Mobile, agli ordini del Comandante Marco Graziano, hanno condotto in modo certosino, senza poter avvalersi delle immagini della videosorveglianza, assente nel parco XXV Novembre e arrivando comunque a ottenere sei misure cautelari. Sequestrata anche una pistola, pare una scacciacani, in casa di uno degli indagati. Gli inquirenti stanno mettendo insieme i pezzi, per capire connessioni, collegamenti. Potrebbero essere coinvolti pure dei minorenni. Tutto è al vaglio.
Il fenomeno delle baby gang, poi, è un’altra questione che preoccupa e la Mobile starebbe indagando anche su una banda di minori stranieri, egiziani e tunisini, che imperversa in città.
Fatti non isolati, purtroppo.
“Il nostro impegno è costante e massimo e nessun episodio resta impunto. Possiamo garantirlo” ha sttolineato Graziano in conferenza stampa, illustrando i dettagli dell’arresto dei sei autori del violento pestaggio.
Pestaggio a Campobasso, uno dei sei ai domiciliari finisce in carcere: sequestrata una pistola. Indagini in corso
