DI GIOVANNI MINICOZZI
Non c’è pace per la giunta regionale sempre più dilaniata al suo interno. Le elezioni provinciali di Isernia hanno confermato e, per molti aspetti, accentuato la divisione nell’esecutivo con assessori del calibro di Vincenzo Niro e Vincenzo Cotugno nonché del presidente del consiglio Salvatore Micone schierati con il candidato perdente Felice Ianiro mentre Roberto Di Baggio e la coordinatrice di Forza Italia Annaelsa Tartaglione hanno sostenuto il vincitore Alfredo Ricci.
In mezzo, il presidente della Regione Donato Toma che secondo i bene informati avrebbe imitato Ponzio Pilato lavandosi le mani.
Fin troppo evidente anche la spaccatura dentro Forza Italia con l’eurodeputato Aldo Patriciello e Vincenzo Cotugno sostenitori di Ianiro sconfitti da Annaelsa Tartaglione e da Roberto Di Baggio sponsor di Alfredo Ricci. Ma il dato più eclatante riguarda il ruolo di Michele Iorio nella vicenda. il nuovo presidente della provincia di Isernia, infatti, e’ stato indicato e sostenuto proprio dall’inossidabile Michele Iorio il quale fino a oggi e’ stato escluso, di fatto, dalla maggioranza di Donato Toma soprattutto per volontà dell’attuale governatore.
Lo stesso Toma, peraltro, dopo la schiacciante vittoria alle regionali del 22 aprile 2018 continua a collezionare sconfitte fatta eccezione per le ultime amministrative del comune di Termoli dove, però, il centrodestra si presentò granitico con il candidato sindaco Francesco Roberti sostenuto anche dagli amici di Michele Iorio.
La situazione risulta essere abbastanza critica e oltre comportare prevedibili ulteriori sconfitte elettorali non promette nulla di buono in quanto una maggioranza così disgregata non appare in grado di affrontare il cumulo di macerie e le tante emergenze che affliggono il Molise. L’unità di azione per difendere la Regione, sollecitata da Donato Toma, sarebbe necessaria innanzitutto nella sua coalizione e proprio il governatore dovrebbe essere l’artefice, anziché lavarsi le mani, di un nuovo equilibrio interno troppo spesso inficiato da scelte amministrative e politiche sbagliate o, quanto meno, inopportune.
Discontinuità dal passato, unità del centrodestra e meno pagliacciate sono necessarie per difendere questa Regione così come servono azioni propositive e senso di responsabilità da parte delle minoranze di centrosinistra e M5s.
Intanto i sostenitori di Felice Ianiro minacciano ricadute negative sulla maggioranza in Regione mentre Michele Iorio striglia la coalizione e sollecita Toma per una verifica politica urgente.
“Nel rivolgere i più sinceri auguri di buon lavoro ad Alfredo Ricci per l’elezione a presidente della provincia di Isernia colgo anche l’occasione per una riflessione politica ormai, credo, non più rinviabile – ha scritto Iorio in una nota. La vittoria di Ricci rappresenta il fallimento di quella parte dell’attuale maggioranza regionale che fa leva sulll’arroganza e sulla presunzione – ha aggiunto Iorio. Nel rimarcare la mia ormai nota contrarietà a questo modus operanti, credo che lo stesso presidente Toma non può non prendere atto di quanto accaduto e, peraltro, già successo alle elezioni comunali di Camoobasso. Si tratta, infatti, della seconda bocciatura verso questo tipo di politica – ha spiegato l’ex governatore . E’ necessario che Toma faccia una vera riflessione che porti a una verifica politica all’interno della maggioranza e assuma i conseguenti provvedimenti” – ha concluso.
Dunque nelle prossime settimane inizieranno le danze e il governatore, che ha minimizzato l’accaduto (“non cambierà niente” – ha detto) sara’ costretto dai fatti e dalle contrapposizioni a rivedere la sua posizione.