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giovedì, Dicembre 18, 2025

Marcia indietro dell’Europa su transizione, Di Lucente: “Buona opportunità”

Ambiente e territorioMarcia indietro dell'Europa su transizione, Di Lucente: "Buona opportunità"

«Positiva la revisione del Regolamento europeo sulle emissioni delle auto: rappresenta un passo importante e va nella giusta direzione». Così l’assessore regionale Andrea Di Lucente commenta la decisione dell’Unione europea di fissare al 90% la riduzione delle emissioni medie di flotta rispetto ai livelli del 2021, superando l’ipotesi dell’azzeramento totale dal 2035. «Non si tratta di una marcia indietro sull’elettrico – sottolinea Di Lucente – ma del riconoscimento che una transizione forzata rischiava di correre più veloce della capacità dell’economia reale, delle infrastrutture e dei sistemi energetici europei. L’apertura a biocarburanti avanzati, carburanti sintetici certificati (e-fuels) e soluzioni ibride evolute consente una decarbonizzazione concreta, capace di ridurre davvero le emissioni senza distruggere valore industriale, occupazione e competenze strategiche». L’assessore richiama inoltre le posizioni espresse negli anni da autorevoli esponenti dell’industria automotive, a partire da Sergio Marchionne, che avevano messo in guardia dall’illusione dell’elettrico come soluzione unica. «L’elettrico può essere parte della risposta, ma non l’unica: senza un mix tecnologico, infrastrutture adeguate e una produzione di energia realmente pulita, il rischio è quello di spostare le emissioni anziché ridurle, indebolendo al contempo l’intera filiera produttiva europea».                                        «La nuova impostazione europea – aggiunge Di Lucente – rappresenta una boccata d’ossigeno per migliaia di lavoratori dell’automotive e per territori che stanno attraversando una fase delicata di trasformazione. Penso in particolare allo stabilimento Stellantis di Termoli, simbolo della tradizione motoristica italiana, oggi alle prese con incertezze e scelte strategiche che incidono direttamente sul futuro occupazionale e produttivo del Molise».  «Una transizione tecnologicamente neutra e meno ideologica – conclude Andrea Di Lucente – può offrire maggiori margini per salvaguardare lavoro, competenze e investimenti, evitando il rischio concreto di desertificazione industriale».

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