Una goccia nel mare. Sono 53 le assunzioni previste dal Ministero per l’Istruzione nelle scuole del Molise. Per la sigla di categoria della Uil insufficienti in una regione complessa come la nostra. I posti previsti sono destinati a figure amministrative: saranno assunti 6 assistenti, su 21 posti disponibili, ancora meno 6 su 28 posti saranno gli assistenti tecnici, mentre dei 125 posti vacanti di collaboratori scolastici gli assunti saranno solo 41. Non è prevista invece l’assunzione del funzionario, ex direttore dei servizi generali e amministrativi. Nè, per gli 8 posti che erano disponibili, saranno assunte le figure specializzate, tra operatorio agrari, cuochi, infermieri. In totale, di 183 possibili assunti, il Ministero ne ha previsti appena 53. Numeri che il sindacato ha definito inaccettabili, non solo per rendere efficiente il funzionamento degli istituti scolastici, ma anche per la percentuale riservata al Molise che è agli ultimi posti con appena il 29 per cento degli assunti sul totale dei posti disponibili. Il Ministero, dice Uil scuola, continua a ignorare le richieste del sindacato: senza un adeguato organico del personale tecnico, spiegano, le scuole molisane sono costrette a in condizioni di emergenza, con segreterie al collasso, laboratori inaccessibili e carenza di vigilanza e assistenza agli alunni per la mancanza di collaboratori scolastici. Sui 130 posti residui, a cui si aggiungeranno altri 170 in deroga, per un totale di 300 posti saranno assegnate supplenze annuali. Il precariato è ormai una regola, anche nella scuola, con un datore di lavoro, lo Stato, che invece dovrebbe fare di tutto per contrastarlo. Un quadro disarmante, conclude la Uil, visti i tanti aspiranti – oramai da anni in graduatoria – ai quali si potrebbe offrire l’opportunità, meritata, di un futuro stabile, garantendo al tempo stesso l’efficienza della scuola statale. Prima che finisca smantellata per favorire quella privata.