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giovedì, Novembre 14, 2024

Il vescovo Gianfranco apre il nuovo anno pastorale, con il mandato ai catechisti. Domenica 27 ottobre, a San Martino

AperturaIl vescovo Gianfranco apre il nuovo anno pastorale, con il mandato ai catechisti. Domenica 27 ottobre, a San Martino

Alla ripresa dell’anno pastorale, in comunione con Papa Francesco e con la Chiesa Universale, il vescovo Gianfranco De Luca desidera incontrare tutti i catechisti. L’incontro si svolgerà nel pomeriggio di domenica 27 ottobre 2024 nel Salone del Centro Pastorale Parrocchiale di San Martino in Pensilis in via Carlo Alberto Dalla Chiesa. La scelta di San Martino è motivata dal fatto che la Comunità Celebra il Millenario di san Leo e il vescovo ritiene giusto che l’intera Chiesa locale partecipi con gesti concreti a questo evento. Nell’occasione mons. De Luca darà il mandato a tutti i catechisti della diocesi.

Di seguito il programma:

– ore 15.30: arrivi e accoglienza

– ore 16: preghiera iniziale e riflessione sui Catechisti Pellegrini di Speranza.

– ore 18: celebrazione Eucaristica in chiesa madre e mandato a tutti i catechisti e Consegna del Decreto sulle disposizioni diocesane per vivere l’Anno Santo.

 

“È un momento essenziale – afferma mons. De Luca – per iniziare nella grazia del Signore il nuovo anno catechistico nelle nostre comunità, nella consapevolezza che è la Chiesa che chiama e invia. Il catechista, pellegrino di speranza, è un chiamato e un mandato dalla Chiesa. Nella bolla di indizione del Giubileo 2025 il Santo Padre all’inizio scrive: «Spes non confundit», «la speranza non delude» (Rm 5,5). Nel segno della speranza l’apostolo Paolo infonde coraggio alla comunità cristiana di Roma. La speranza è anche il messaggio centrale del prossimo Giubileo… Penso a tutti i pellegrini di speranza che giungeranno a Roma per vivere l’Anno Santo e a quanti, non potendo raggiungere la città degli apostoli Pietro e Paolo, lo celebreranno nelle Chiese particolari. Per tutti, possa essere un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, «porta» di salvezza (cfr. Gv 10,7.9); con Lui, che la Chiesa ha la missione di annunciare sempre, ovunque e a tutti quale «nostra speranza» (1Tm 1,1). Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a trovarne le ragioni”.

Il vescovo Gianfranco afferma che “il Mandato, ossia l’essere mandato, è lo stile permanente di vita del catechista, che non è depositario della fede ed annunciatore per proprio conto, non è inventore dell’annuncio, ma è colui che ha ricevuto la Buona Notizia nella Chiesa, la madre che lo ha generato alla fede, dapprima con il Battesimo, poi con tutti gli altri Sacramenti della vita cristiana. Questo dono meraviglioso che ha ricevuto e che dà senso a tutta la vita, egli è chiamato, proprio in forza del suo sacerdozio battesimale, a trasmetterlo a tutti affinché anche la loro vita sia piena e significativa. 

Affidiamo alla Madre di Dio che mai abbandona i suoi figli, lei che è segno di sicura speranza e di consolazione, questo tempo di grazia che il Signore ci dona”.

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