Il consigliere regionale del Pd Vittorino Facciolla, con una nota, ha comunicato di essere stato assolto nel processo che lo vedeva imputato per reato d’ufficio (insieme all’ex presidente Frattura e ai membri della Giunta di cui Facciolla faceva parte) per le nomine del Nucleo di Valutazione degli investimenti pubblici.
“Non posso che essere soddisfatto di come si conclude questa vicenda – ha detto – perché prima ho affrontato il processo ordinario, per consentire di far entrare ogni prova nel dibattimento e di escutere tutti i testimoni, poi non mi sono accontentato della sentenza dichiarativa della prescrizione del primo grado perché volevo una sentenza che valutasse nel merito il mio operato e quello della Giunta”.
“Oggi – ha aggiunto Facciola – la Corte d’Appello conferma che non è stata violata alcuna norma. La mia assoluzione con formula piena, a valle di un dibattimento che arriva dopo 16 archiviazioni in altrettanti procedimenti penali, è merito – ha spiegato l’esponente Dem – anche della qualità della mia difesa tecnica affidata al maestro avvocato Antonio De Michele e all’avvocato Gina Capuano, che torno a ringraziare per il lavoro svolto”.
Nessuno potrà risarcirmi dai danni dovuti al ludibrio pubblico a cui sono stato esposto e – ha concluso Vittorino Facciolla – nessuno potrà risarcire la mia famiglia e le persone che mi vogliono bene per i patemi subiti, ma che la giustizia trionfi sempre (o quasi sempre) lo ricorderò, come lo ricordo ogni giorno, alle mie figlie”.