Oggi più che mai, con i cambiamenti climatici sempre più veloci, l’acqua risulta una risorsa ancora più preziosa. In diverse regioni taliane le perdite di acqua potabile sono ancora alte, con la Basilicata in cima all’ultima classifica stilata dall’Istat, riferita al 2022, con una dispersione che supera il 65%. Si attendono dati più freschi, ma il trend potrebbe non essere tanto diverso. L’Emilia Romagna è invece la più virtuosa. La media italiana è del 42,2%, Il Molise sfiora il 54% “In più di un capoluogo su tre – si legge – si registrano perdite totali in distribuzione rilevanti. Tra le citta con condizioni definite di massima criticità c’è anche Campobasso con valore del 66,4%. Un problema noto, che deriva da infrastrutture da rinnovare, ma anche da fattori fisiologici, si evidenzia, in quanto non esiste un sistema a perdite zero. Poi si deve fare i conti con rotture nelle condotte, errori di misura dei contatori e allacci abusivi.
In occasione della ‘Giornata mondiale dell’acqua’, il Comune di Campobasso ha ribadito i dati in possesso secondo i quali L’acqua delle rete pubblica del capoluogo si conferma di eccellente qualità, classificabile nella categoria oligominerale, povera di sodio e con un basso residuo fisso. Da Palazzo San Giorgio ne promuovono l’uso quotidiano razionale come soluzione a costo quasi zero e come gesto di attenzione verso l’ambiente.
Campobasso, altre le perdite di acqua ma la qualità si conferma tra le migliori
