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lunedì, Aprile 29, 2024

Federico presenta le dimissioni, Conte le respinge

AperturaFederico presenta le dimissioni, Conte le respinge

Antonio Federico si è dimesso da coordinatore regionale del M5S e Giuseppe Conte, presidente del movimento, ha respinto l’atto col quale Federico ha riconosciuto le proprie responsabilità per la sconfitta sancita dalle urne in occasione delle recenti elezioni regionali. Un atto lodevole, quello di Antonio Federico, che restituisce dignità ad una galassia politica che tende all’autoconservazione ad ogni costo e che, soprattutto, tende a fuggire da qualsiasi forma di autocritica e assunzione di responsabilità. Federico si è dimesso immediatamente, il giorno dopo le elezioni, ma solo qualche ora fa c’è stato il vertice con Giuseppe Conte che ha respinto le dimissioni, sottolineando che ogni scelta compiuta dal coordinatore regionale è stata pienamente condivisa dai vertici nazionali. Federico resta quindi al suo posto e, come nel gioco del monopoli, pesca la carta che lo rispedisce alla casella del Via. Resta quindi lui a capo del movimento in Molise, questo fino a nuove ed eventuali scelte. Se così resteranno le cose, sarà quindi lui a gestire le prossime elezioni comunali di Campobasso, quelle che sanciranno la sostituzione di Roberto Gravina, transitato in Consiglio regionale.

Anque agitate anche sul fronte del Partito democratico. A parlare è l’ex vicesegretaria regionale ed ex responsabile del circolo di Termoli, Maria Concetta Chimisso. Il PD – dice – è a rischio estinzione”. Il riferimento non è solo alla segretaria nazionale, Elly Schlein, eletta da estranei, quindi fuori dal partito che invece con i circoli aveva scelto Bonaccini; ma il riferimento è anche interno, alla recente e sonosra sconfitta dei progressisti alle regionali. Il PD – è la Chimisso che parla – è un partito a metà tra uno studio notarile e un’assemblea di condominio. Poi Chimisso parla della città di Termoli, esclusa – dice – da ogni decisione, a tal punto che nessun consigliere regionale della cittadina adriatica è stato eletto nel centrosinistra e – aggiunge – nemmeno nel centrodestra.

L’ultima stoccata la Chimisso la riserva all’alleanza che il PD ha stretto col M5S, un partito – scrive l’ex vice segretaria regionale – campione di trasformismi.

Intanto – mentre il dibattito politico si accende e fa rumore – dalla Corte d’Appello è ancora silenzio sulla proclamazione degli eletti.

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