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giovedì, Marzo 28, 2024

Cinghiali, Coldiretti: danni peggiori delle calamità. In dieci anni oltre 5 milioni di euro

EvidenzaCinghiali, Coldiretti: danni peggiori delle calamità. In dieci anni oltre 5 milioni di euro

 I cinghiali sono peggiori delle calamità naturali. L’allarme arriva da Coldiretti Molise che parla di danni ingenti alle coltivazioni agricole. Dal 2012 al 2022 le devastazioni hanno superato i 5 milioni di euro. Numeri forniti dalla Regione secondo cui nel solo 2021 sono stati denunciati 500mila euro di danni imputabili ai soli cinghiali, dato in aumento del 25 % rispetto all’anno precedente, stabilizzatosi negli ultimi anni a 4-500mila euro all’anno. Secondo una stima di Coldiretti Molise, sul territorio regionale Molise ci sono oltre 40mila cinghiali,  uno ogni 7 abitanti, diventando sempre più una minaccia anche per la circolazione stradale e dunque per la sicurezza e la salute pubblica dei cittadini. Infatti, gli incidenti stradali causati da questi animali, solo negli ultimi quattro anni, sono stati 866, con un aumento in termini percentuali di circa l’80% all’ anno. Per quanto riguarda, invece, il danno economico causato, dal 2012 al 2022, questo è quantificabile in 1 milione e 500mila euro.   “La presenza di questi animali è una delle principali cause dell’abbandono delle nostre campagne, delle nostre montagne e soprattutto delle aree più marginali anche se l’emergenza è arrivata ormai fino dentro le città – ha dichiarato  Claudio Papa, neo Presidente Coldiretti Molise – Centinaia e centinaia di ettari fertili nella nostra regione sono stati abbandonati contribuendo all’aumento del rischio di erosione e dissesto idrogeologico. Fare attività agricola è diventato impossibile ed insostenibile con conseguenze dirette sul mantenimento del paesaggio, sulla cura del territorio, sulla biodiversità e sulla produzione di cibo per la comunità”.  Da anni Coldiretti Molise si sta battendo per ridurre la popolazione dei cinghiali. In Molise, su sollecitazione della Federazione regionale, è stata introdotta dalla Regione il selecontrollo, che consente agli agricoltori-cacciatori di intervenire direttamente contro i cinghiali per proteggere i raccolti, dopo averne segnalato la presenza nei propri terreni. “E’ una prima misura – ha concluso Papa – Chiediamo un decreto legge urgentissimo, a livello nazionale, che consenta di estendere i piani di controllo coordinati dalle Regioni ed arrivare così ad una drastica per normalizzare un fenomeno che non riguarda più soltanto gli agricoltori ma tutta la collettività”.

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