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martedì, Aprile 16, 2024

Roberti risponde all’ex consigliere Orlando: “L’immobilismo non ci appartiene, bisogna però verificare se con il loro progetto si facevano gli interessi dei cittadini o degli interessati.”

EvidenzaRoberti risponde all'ex consigliere Orlando: "L’immobilismo non ci appartiene, bisogna però verificare se con il loro progetto si facevano gli interessi dei cittadini o degli interessati."

Immediata la replica del sindaco Francesco Roberti all’ ex consigliere, ora vicesegretario del circolo Pd di Termoli, Mario Orlando sulla questione cimitero.

“In riferimento alle dichiarazioni dell’ex consigliere comunale Mario Orlando- ha detto Roberti-  è bene ricordare al signore in questione che l’immobilismo da lui paventato è attribuibile solo esclusivamente ad una delle tante società di project financing portate dall’amministrazione da lui rappresentata e che, ad oggi, ancora non fornisce all’amministrazione la relativa documentazione necessaria a chiarimento di quanto richiesto da parte degli uffici competenti.”

L’ex consigliere che sedeva nelle file della maggioranza della scorsa amministrazione Sbrocca, a mezzo stampa aveva tacciato il primo cittadino Roberti d’immobilismo sotto vari aspetti e ha sottolineato il problema del cimitero comunale.

Secondo Mario Orlando il cimitero è al collasso: “Non ci sono più posti dove seppellire i nostri cari defunti. Il progetto di finanza iniziato con la nostra amministrazione- ha detto Orlando- prevedeva la riqualificazione dell’intero cimitero con un’ampliamento fermo da tempo e non se ne capisce il perchè.”

Sulla questione Roberti precisa che: “Forse l’ex consigliere finge di non ricordare che grazie al suo profuso impegno in qualità di presidente della commissione Lavori Pubblici, i cittadini di Termoli dovranno pagare in futuro un semplice loculo che oggi costa circa 2300 euro, circa 4000 euro per cui, più di parlare di degna sepoltura a questi prezzi, si può parlare di nobile sepoltura consentita a pochi privilegiati vista la profonda crisi che imperversa in tutte le fasce sociali del Paese.”

“Nell’interesse della collettività- ha concluso il primo cittadino- l’amministrazione comunale ha il diritto di comprendere fino in fondo se si facciano gli interessi dei cittadini oppure gli interessi degli interessati”.

 

 

 

 

 

 

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