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mercoledì, Aprile 24, 2024

Il medico di base di Castelguidone va in pensione e non viene sostituito, il direttore della Caritas di Trivento solleva il caso

AttualitàIl medico di base di Castelguidone va in pensione e non viene sostituito, il direttore della Caritas di Trivento solleva il caso

Il medico di base di Castelguidone va in pensione e non viene sostituito, il direttore della Caritas di Trivento solleva il caso. Don Alberto Conti ha scritto agli enti ed organi competenti, al fine di tutelare la salute pubblica. Anche il consiglio comunale, con delibera n. 22 del 27 agosto 2021, ha messo in evidenza la situazione, “dal 1 settembre scorso, infatti, i cittadini qui residenti sono stati privati di un presidio decisivo per il godimento del diritto costituzionalmente garantito alla salute della persona – scrive don Alberto Conti ò- un bene indivisibile che, come ogni altro diritto, è tale da essere compromesso ogni qual volta sia negato, fosse pure a un solo cittadino che ne vanti la titolarità. Da quel giorno, dunque, il comune di Castelguidone si trova privo del medico di medicina generale e di un servizio ambulatoriale a causa del pensionamento, per raggiunti limiti di servizio, della professionista che ha ricoperto la funzione negli ultimi decenni. Il territorio di Castelguidone è caratterizzato dalla presenza di molte persone anziane di età, con difficoltà a spostarsi autonomamente e con patologie che richiedono una sorveglianza costante, che l’impervietà del territorio, la impraticabilità delle strade nella stagione invernale, la mancanza di mezzi di collegamento facilmente accessibili rendono impossibile in assenza di un medico con ambulatorio all’interno del paese. La sola iniziativa del sindaco che, nel sensibilizzare le Istituzioni preposte alla salvaguardia della salute dei cittadini, si è anche attivato per contattare medici disposti ad assicurare l’essenziale servizio, non ha portato finora a risultati. La stessa delibera n. 22 del 27 agosto 2021, prima citata, sembra non aver scosso le Autorità cui è stata indirizzata, voglio sperare non per sottovalutazione della denuncia in essa contenuta. Sento, perciò, il dovere -come cittadino cui altri cittadini si rivolgono per trovare una voce più forte che si aggiunga alla loro nel rivendicare il ripristino di un diritto sottratto, ma anche come sacerdote – chiude don Alberto Conti – parroco e direttore della Caritas diocesana di Trivento, che è convinto che la sua attività di cura delle anime non possa essere pienamente adempiuta se non si fa carico anche del benessere fisico delle persone più fragili”.

 

 

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