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sabato, Aprile 20, 2024

Furti in abitazione, l’ex sindaco Tullio Farina: Trivento, un paese ormai allo sbando e non più vivibile

AttualitàFurti in abitazione, l’ex sindaco Tullio Farina: Trivento, un paese ormai allo sbando e non più vivibile

Furti in abitazione, l’ex sindaco Tullio Farina: Trivento, un paese ormai allo sbando e non più vivibile. “Anche questa notte – scrive l’ex primo cittadino Farina – le abitazioni dei cittadini sono state visitate e messe a soqquadro dai ladri, così come è accaduto nelle altre notti. Ormai tra ladri, schiere di cani randagi che latrano per tutta la notte disturbando la quiete notturna e, non facendo dormire coloro che la mattina devono alzarsi presto per andare a lavorare e le strade cittadine, trasformate in piste da corsa per moto e motorini che addirittura cadono pericolosamente e vengono anche filmati, Trivento è abbandonata a sé stessa. Il sindaco ipocritamente esprime parole di condanna e si mostra scandalizzato, ma non fa niente per prevenire comportamenti poco consoni alla vita urbana. Le cause di questa situazione non più sopportabile sono molteplici, ma le più importanti credo siano le seguenti: 1) mancanza di una presa di coscienza collettiva che faccia presente anche con forme di protesta il disappunto della popolazione e metta sotto pressione coloro che dovrebbero agire istituzionalmente per assicurare l’ordine e la sicurezza. Di solito si assiste solo a semplici forme di protesta singole solo quando si è colpiti singolarmente. Che Trivento da più lustri vada alla deriva è cosa certa e conclamata; 2) trasferimento della sede della caserma fuori dal centro abitato in un’area quasi da pic nic. L’aver privato il centro urbano della presenza quotidiana per le strade della figura dei carabinieri è stato un errore storico e coloro che nel giorno della inaugurazione della nuova costruzione si sono mostrati infiocchettati come uova di pasqua sul palco dovrebbero ben riflettere sul loro operato anche perché l’ampiezza dei nuovi uffici non ha portato al potenziamento adeguato della pianta organica dei militari. Prima la presenza dei carabinieri per le strade cittadini era continua e quotidiana perché essi si muovevano anche a piedi, oggi si è di molto ridotta perché escono solo con la macchina, se sono di servizio; 3) depotenziamento della pianta organica dei vigili urbani il cui numero è sceso da cinque ai due attuali che, stando sempre insieme si riduce ad uno; 4) la sciagurata demolizione dell’ex edificio dell’ospedaletto, la cui posizione ideale lungo il corso Beniamino  Mastroiacovo  sarebbe  stata ottima come sede della polizia municipale, anche perché aveva sempre ospitato i vigili. Oggi i vigili sono stati portati in un edificio a latere della caserma dei carabinieri a sorvegliare il nulla e se un cittadino deve segnalare qualcosa o chiedere un attestato deve camminare a piedi per oltre un chilometro. Un paese il cui centro non tiene nessun presidio di sicurezza – chiude Farina – pericolosamente è esposto ad atti vandalici e di ruberie. Non mi dilungo più anche perché la lettura non è gradita da molti, ma tante sono ancora i motivi di questo decadimento generale. C’è un proverbio che dice che cento niente ammazzarono un asino, ahimè Trivento lo stanno ammazzando mille niente che, cosa ancor più grave, accadono sotto gli occhi di tutti”.

 

 

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