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sabato, Aprile 27, 2024

Agnone, una “colletta” per riparare l’ascensore dell’ospedale

agnoneAgnone, una “colletta” per riparare l’ascensore dell’ospedale

Una colletta, una raccolta fondi tra i commercianti di Agnone e l’intera popolazione per comprare il pezzo di ricambio che serve per far riparare l’ascensore dell’ospedale rotto ormai da oltre un mese. Risponde con l’ironia e la provocazione la cittadinanza agnonese all’inerzia  dell’Asrem rispetto ad un guasto tecnico che sta causando  disagi in ospedale. A lanciare la sottoscrizione, è Clemente Zarlenga, artista da sempre impegnato nel sociale.

Probabilmente solo una provocazione, la sua, lanciata sui social, che però ha suscitato un vespaio di polemiche a dimostrazione di quanto il tema “Caracciolo” sia sentito e ritenuto importante in città. La questione è nota: da più di un mese l’unico ascensore a disposizione dell’utenza dell’ospedale “Caracciolo” è fuori servizio.

I pazienti che hanno necessità di raggiungere la Radiologia o il Laboratorio analisi devono salire a piedi, due, tre, quattro piani, non c’è altra soluzione. In realtà c’è un altro ascensore, quello accessibile dai locali del Pronto soccorso, ma per intuibili ragioni legate all’epidemia in corso è stato riservato al solo personale. Fatto sta che l’ascensore per accedere ai reparti non funziona. Un guasto tecnico lo tiene fermo da settimane, da oltre un mese ormai. A nulla sono servite le proteste del consigliere regionale Andrea Greco che ha invocato l’intervento del Nas dei Carabinieri, né le rimostranze mediatiche di Nicola Di Filippo, il papà di un ragazzo disabile di Poggio Sannita che per ben due volte è stato costretto a prendere in braccio suo figlio, che ha difficoltà di deambulazione, per portarlo di peso fino ai reparti.

Ed ecco allora l’idea della questua lanciata da Zarlenga, una raccolta di offerte per far sistemare l’ascensore e rendere meno drammatica l’esperienza in ospedale per i pazienti dell’Alto Molise.

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