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martedì, Aprile 23, 2024

Sindaco di Isernia, una decina gli aspiranti alla successione di d’Apollonio

AttualitàSindaco di Isernia, una decina gli aspiranti alla successione di d'Apollonio

L’appuntamento con l’elezione del successore di d’Apollonio si avvicina e non sarà solo amministrativo e locale, avrà una grande valenza politica nazionale, perché si voterà anche per eleggere i sindaci di Roma, Milano, Napoli e Torino. È chiaro quindi che, per Isernia, capoluogo di provincia, almeno la scelta del candidato sindaco, di Centrodestra e Centrosinistra, finirà sui tavoli romani e magari sarà anche “moneta” di scambio tra i vari partiti delle due coalizioni. Un discorso che interessa soprattutto il Centrodestra, visto che Fratelli d’Italia reclama la candidatura a sindaco di un suo esponente, dopo che Termoli è andata a Forza Italia e Campobasso alla Lega. C’era e c’è un patto non scritto nel Centrodestra, per cui è praticamente certo che, se l’alleanza reggerà fino a giugno, il candidato sarà un esponente di Fratelli d’Italia, soprattutto dopo l’adesione al partito di Giorgia Meloni di Michele Iorio, il politico storicamente più in vista del capoluogo pentro. E alla fine dovrebbe essere proprio Iorio a staccare il biglietto per la candidatura vincente. I nomi più gettonati, oltre quello dell’uscente Giacomo d’Apollonio, sono tre: Raffaele Mauro, esponente storico della destra isernina, ex presidente della Provincia, Eleonora Scuncio, che sostituì lo stesso Iorio in consiglio regionale, durante la sospensione dell’ex governatore, ed Eugenio kniahynicki, attuale assessore al comune in rappresentanza di Fratelli d’Italia. C’è anche chi pensa ad un possibile ripescaggio di Gabriele Melogli, ma l’ipotesi sembra molto debole. Resta da capire cosa faranno Raimondo Fabrizio, di Forza Italia, e Stefano Testa, della Lega, ambedue con la dichiarata voglia di provarci comunque, magari con alleanze di liste civiche, ma anche qui si tratta di ipotesi piuttosto deboli perché, se il candidato verrà scelto dal tavolo romano del Centrodestra, viene da sé che Fratelli d’Italia farà valere la sua determinazione a far rispettare agli alleati il patto non scritto della divisione tra Termoli, Campobasso e Isernia. Passando sull’altro fronte, quello del Centrosinistra, sta crescendo, giorno dopo giorno, l’ipotesi di un’alleanza “in fieri” tra Pd e Grillini, con liste separatem ma con un candidato sindaco comune, per ora è ancora tutto in alto mare.

Intanto i 5 Stelle stanno cercando candidati per riempire con 32 nomi la loro lista. Lo stesso stanno facendo il Pd, di Maria Teresa D’Achille e Luciano Sposato, e il partito Italia in Comune di Oreste Scurti. Ed è quest’ultimo uno dei nomi più “caldi” come candidato sindaco di un fronte civico che punterebbe a replicare quanto fatto a Bojano da Carmine Ruscetta. Un fronte civico che potrebbe guardare lontano, al Ponte di Marcello Veneziale, che trent’anni fa strappò il capoluogo pentro al dominio quarantennale della Democrazia Cristiana. Insieme a Scurti si stanno giocando la partita della candidatura del fronte civico l’avvocato Ottavio Balducci, con la sua lista di ”Benessere Isernia”, Emilio Izzo con i Comitati cittadini, l’architetto Massimo Sterpetti e l’ex presidente della Camera di Commercio, Pasqualino Piersimoni, entrambi, questi ultimi due, dell’associazione Nexus, creata per puntare alla rinascita del capoluogo pentro. Restano ancore incerte le posizioni di Cosmo Tedeschi, ex consigliere regionale, e Ceare Pietrangelo, attuale vicesindaco. Entrambi ci vorrebbero provare, ma entrambi, quasi certamente, rientreranno in uno dei due maggiori schieramenti: Centrosinistra e Centrodestra.

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