Sono state escluse dagli aiuti del governo le città sotto i 60mila abitanti, l’onorevole di FI chiede a tutta la delegazione di sottoscrivere l’interrogazione al ministro dei Trasporti: “Basta discriminazioni contro i piccoli territori”
Occorre includere nel cosiddetto ‘bonus bici’ tutta la popolazione nazionale, quantomeno le principali città di ogni regione, per scongiurare l’estromissione di interi territori e l’ennesima forma di discriminazione che andrebbe ad ampliare ancora una volta il divario tra Nord e Sud del paese, tra i grandi centri e le piccole province”. È quanto richiesto, attraverso una interrogazione al ministro dei Trasporti e delle infrastrutture in deposito alla Camera dei deputati, dall’onorevole Annaelsa Tartaglione.
La parlamentare azzurra ha spiegato che il governo ha annunciato di recente la possibile emanazione di una nuova ordinanza per la riapertura dei negozi di biciclette e altri mezzi di mobilità alternativa. Nella Fase 2 è infatti indispensabile assicurare il rispetto delle misure di distanziamento sociale anche attraverso l’alleggerimento dei flussi di persone su mezzi pubblici. “Tali punti vendita – ha continuato – verrebbero quindi autorizzati a riaprire parzialmente per consentire l’acquisto di monopattini, biciclette, bici con pedalata assistita o segway. Per favorirne l’utilizzo dovrebbe arrivare anche un incentivo, ovvero un “buono mobilità alternativa” dai 200 ai 600 euro, sia per l’acquisto di questi mezzi di trasporto alternativi che per il noleggio di veicoli in sharing”.
E’ previsto inoltre, come annunciato dallo stesso Ministro, lo stanziamento di fondi ai Comuni per la realizzazione di piste ciclabili. Tale bonus però sembrerebbe essere destinato soltanto ai residenti nelle città metropolitane e aree urbane con più di 60mila abitanti, così come gli incentivi.
“In tal caso – ha detto ancora Annaelsa Tartaglione – il Molise verrebbe completamente estromesso dai benefici”.
Non sarebbe accettabile, secondo la parlamentare di Forza Italia, escludere Campobasso (quasi 50mila abitanti), in qualità di Capoluogo di regione, e Isernia (poco più di 20mila), capoluogo di provincia vicinissimo alla Capitale e a Napoli. Senza dimenticare poi gli oltre 30mila abitanti di Termoli, città costiera particolarmente vocata all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi.
“La nostra – ha sottolineato Annaelsa Tartaglione – è una regione già fortemente penalizzata da tagli, ridimensionamenti e mancati stanziamenti di adeguate risorse. Per questo chiedo a tutta la delegazione parlamentare molisana di sottoscrivere la mia iniziativa”.
“Non possono essere più tollerate – ha concluso – discriminazioni ed esclusioni contro i piccoli territori, altrimenti un’iniziativa lodevole rischia di trasformarsi in una vera e propria ingiustizia”.
