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venerdì, Marzo 29, 2024

Contributi Asl non versati, chiesto un Consiglio regionale monotematico

AttualitàContributi Asl non versati, chiesto un Consiglio regionale monotematico

Fare chiarezza sui contributi Asl non versati. E’ stato chiesto un Consiglio regionale monotematico per fare luce sul debito da 86 milioni di euro. La richiesta di discussione, con legata mozione che ha come primo firmatario il consigliere regionale Andrea Di Lucente, vuole fare chiarezza sulla vicenda.
La Cassazione – ha spiegato Di Lucente – si è pronunciata sul ricorso dell’Asl Centro Molise (ormai in liquidazione) nei confronti dell’Inps, che richiede il pagamento in un’unica soluzione dei contributi sospesi per il sisma del 2002. Secondo i magistrati, dovevano essere sospesi solo ai datori di lavoro privati e che ricadono nei centri individuati dalle ordinanze di Protezione civile. Allora, invece – ha continuato il consigliere – si allargarono le maglie a dismisura. Le perplessità sollevate furono ignorate. Adesso il Molise si ritrova con un macigno da circa 86 milioni di euro senza poter più nemmeno intervenire – ha detto ancora Di Lucente, il quale chiede di vederci chiaro e che Toma spieghi al Consiglio cosa è successo nel corso degli anni e come intende intervenire adesso, il tutto prima di discutere del bilancio di previsione per il prossimo triennio. “E’ un debito pesante – ha dichiarato Di Lucente – che inciderà molto sulle casse della Regione e sulla nostra capacità di investimento, già troppo esigua”.
Oltre ad Andrea Di Lucente, hanno firmato la mozione altri 8 consiglieri di maggioranza. “Non dai 5 Stelle – ha aggiunto l’esponente dei Popolari per l’Italia – che pure hanno sempre detto di voler fare chiarezza su quello che succede in Regione. Ora perché si tirano indietro? Perché lo fa Patrizia Manzo, che in una trasmissione televisiva di due settimane fa aveva parlato di questo debito, aveva detto di voler chiedere spiegazioni. Che avremmo dovuto discuterne assolutamente in consiglio. E aveva accettato di voler firmare insieme a me l’atto. Ora ha cambiato idea. Invece di dire ai cittadini come stanno le cose scappa. Perché? Perché non vogliono che andiamo a fondo del problema? E’ perché deve seguire i diktat del suo capo politico?”
“Sarà l’ennesima dimostrazione – ha concluso Di Lucente – che tra i 5 Stelle e il presidente Iorio c’è un patto di non belligeranza se non, addirittura, un accordo? Le coincidenze iniziano ad essere troppe per non formare un indizio solido”.

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