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giovedì, Marzo 28, 2024

Inquinamento a Venafro, nuovo record di sforamenti per le polveri sottili

AttualitàInquinamento a Venafro, nuovo record di sforamenti per le polveri sottili

Allarme rosso a Venafro e non per il Coronavirus, ma per l’inquinamento da Pm10, valori abnormi che continuano a superare ogni limite. Si pensi che, dal 1° gennaio fino al 27 febbraio, la centralina Venafro 2 ha sforato per ben 28 volte il valore limite di 50 milligrammi di Pm10. 28 volte in due mesi, quando il limite è di 35 sforamenti in un anno. Siamo oltre ogni limite. Per questo c’è stato il nuovo decreto urgente del presidente della Regione Molise che vieta fino al 25 febbraio 2021, il passaggio per via Colonia Giulia dei veicoli di massa a pieno carico superiore alle 6,5 tonnellate in arrivo dalla Casilina e diretti a Isernia, Campobasso o Castel di Sangro, mezzi che non potranno più dirigersi verso via Colonia Giulia, nel centro abitato della città. Unica eccezione per gli autobus di linea, gli altri mezzi pesanti avranno l’obbligo di svolta a destra e instradamento lungo la Statale 85, in direzione Sesto Campano e instradamento lungo la Variante di Venafro, in direzione Isernia, Campobasso, Castel di Sangro; inoltre, è prevista l’istituzione dell’obbligo di svolta a sinistra per i veicoli di massa a pieno carico superiore a 6,5 tonnellate provenienti dalla direzione Napoli/Sesto Campano, in transito su Corso Campano, ad eccezione degli autobus di linea. Stesso discorso in senso inverso. Il Comune di Venafro garantirà tutte le azioni indispensabili a limitare la sosta degli autoveicoli lungo Corso Campano e via Colonia Giulia. La regolamentazione della circolazione dei mezzi pesanti, stando al decreto del presidente Toma, costituisce un “valido strumento per alleviare, sia pur in maniera parziale e non definitiva, i livelli di inquinamento nella piana di Venafro e le conseguenze sulla salute pubblica, nell’attesa di completare i percorsi di adeguata conoscenza scientifica in corso a cura del Cnr di Pisa”. Lo scorso 30 gennaio, infatti, a seguito dei superamenti dei livelli soglia di Pm10 la Regione, di concerto con gli enti territoriali interessati e con l’Arpa, in un incontro presso il Comune di Venafro, aveva deciso di intensificare il monitoraggio e controllo della qualità dell’aria della piana, anche con l’ausilio di mezzi mobili, al fine di indagare puntualmente e per un periodo significativo di tempo, le possibili fonti emissive degli inquinanti e avere elementi probanti per una strategia di risoluzione.

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