Si annuncia ad alta tensione, la seduta monotematica del Consiglio regionale, convocata per domani, 12 novembre. Una convocazione che è arrivata in seguito alla richiesta presentata dai consiglieri del Movimento 5Stelle, del Pd e sottoscritta anche dagli esponenti di maggioranza Iorio e Calenda, per fare chiarezza sui concorsi banditi dalla Regione per l’assunzione di dieci dirigenti e di 14 amministrativi.
Il presidente della Regione, Donato Toma, finito nella bufera, sarà chiamato a dare risposte sulle procedure seguite per il reclutamento del personale da assumere alla Regione, con contratto a tempo indeterminato. Già la scorsa settimana, in occasione della seduta del Consiglio regionale, la maggioranza, proprio su questo tema, era andata sotto. L’aula, con i voti dell’opposizione e di quelli di tre consiglieri dissidenti, aveva infatti approvato la proposta, presentata da Greco che chiedeva l’annullamento dei bandi destinati all’assunzione dei dirigenti. “In aula – aveva denunciato l’esponente dei 5Stelle – c’è chi ha detto di aver ricevuto i nomi dei vincitori e questo è inaccettabile”, ha concluso Greco che ha annunciato di aver inviato tutta documentazione in Procura.
Insomma, è l’accusa del consigliere di opposizione, un concorso fatto su misura, per alcuni dipendenti interni pronti all’avanzamento di carriera, in barba a quella trasparenza e al rispetto della meritocrazia da più parti auspicati.
Il voto di martedì scorso ha aperto uno squarcio sull’attuale situazione politica in seno alla maggioranza. Defezioni pericolose rispetto a quella che è la linea del governatore e che possono avere conseguenze pesanti sulla tenuta degli equilibri, già fragili, della coalizione. La seduta di domani rappresenta un banco di prova importante per la maggioranza e soprattutto per il presidente della Regione.