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sabato, Aprile 27, 2024

Inquinamento, Mamme per la salute e Wwf ricorrono al Tar contro il “P.R.I.A.M.O.”

AttualitàInquinamento, Mamme per la salute e Wwf ricorrono al Tar contro il "P.R.I.A.M.O."

Bloccate quel piano.

L’Associazione “Mamme per la salute e l’ambiente” e il Wwf Molise hanno presentato ricorso al Tar per l’annullamento, previa sospensiva, della Deliberazione del Consiglio Regionale del 15 gennaio 2019, con la quale la Regione Molise ha approvato il Piano Regionale Integrato per la qualità dell’aria, il cosiddetto P.R.I.A.MO.

A parere delle associazioni il Piano così come approvato, tra le altre criticità, non risulta idoneo a raggiungere per la Piana di Venafro e per la stessa città di Venafro l’obiettivo strategico che si è posto, ovvero  quello di assicurare livelli di qualità dell’aria che non comportino rischi o impatti negativi significativi per la salute umana e per l’ambiente. Nel Priamo – dicono le mamme nel loro comunicato – manca infatti un’analisi precisa e accurata delle sorgenti responsabili dell’inquinamento atmosferico nella piana di Venafro, tra cui non rientra solo il traffico veicolare e il riscaldamento domestico, ma anche tutti gli impianti produttivi collocati nella Piana. Nel Piano approvato, si asserisce anche che, per assenza di dati, “non è stato possibile definire gli obiettivi specifici da perseguire per la salute umana in Molise”.

Inoltre, nell’approvare il Priamo, nel gennaio 2019, non è stata presa in considerazione l’indagine epidemiologica eseguita per i residenti di Venafro, Sesto Campano e Pozzilli, pubblicata  il 12 novembre 2018 da Fabrizio Bianchi del Cnr di Pisa, dalla quale indagine sono emersi dati preoccupanti e statisticamente significativi per le malattie dell’apparato circolatorio, con eccessi a carico di quelle cardiache e cerebrovascolari e per le malattie del sistema respiratorio.

Tali dati mettono in luce la gravità dell’inquinamento atmosferico a cui i cittadini della Piana sono sottoposti e la necessità e obbligo di intervenire con interventi mirati ed efficaci per il miglioramento della qualità dell’aria. Ancora una volta, quindi, con il loro ricorso, le associazioni affermano di essersi mosse a presidio della tutela dell’ambiente e della salute.

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