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venerdì, Aprile 26, 2024

Isernia. Minaccia di togliersi la vita, salvata dagli agenti della Polizia di Stato

AttualitàIsernia. Minaccia di togliersi la vita, salvata dagli agenti della Polizia di Stato

Nella serata del 2 marzo giungeva una telefonata al numero di emergenza 113 ove una giovane donna annunciava l’intenzione di togliersi la vita lanciandosi da un ponte non meglio indicato. L’operatore della sala radio, con estrema cautela, tatto e delicatezza, dimostrando una considerevole professionalità, riusciva ad instaurare un dialogo con la donna e, al contempo, allertava la volante e la pattuglia della locale Sezione della Polizia Stradale presenti sul territorio. Nel corso del dialogo (come si evince dallo stralcio della telefonata durata circa 15 minuti, nella quale è stata opportunamente modificata la voce della ragazza per non renderla riconoscibile), tra pianti, urla e minacce di buttarsi, il poliziotto riusciva a farsi indicare l’ubicazione del ponte e, pur mantenendo la conversazione, faceva avvicinare le pattuglie al sito.
Una volta giunti sul posto gli operatori notavano che la donna aveva già scavalcato la recinzione metallica e, con urla, minacciava di lasciarsi cadere se qualcuno si fosse avvicinato a lei. La persona si trovava oltre la barriera in ferro anti-scavalcamento ed alternava momenti di lucidità a momenti di con-fusione e smarrimento. Nel frattempo giungeva sul posto anche l’operatore della sala radio il quale, avendo instaurato un dialogo empatico e, a causa della comunicazione che si era interrotta, aveva deciso di contribuire con la sua presenza al fine di far recedere la donna dall’insana intenzione. Difatti, gli operatori tutti, con incredibile prontezza di riflessi, freddezza d’intenti e lucidità mentale, alcuni raggiungendo la donna oltre il parapetto, riuscivano a rassicurarla e a riportarla in una condizione di sicurezza facendole scavalcare la recinzione metallica e riconducendola sulla strada. La stessa veniva accompagnata in Questura ove veniva ascoltata, rincuorata, rassicurata e solo più tardi, con il suo consenso veniva ricoverata in una struttura sanitaria della provincia. Nei giorni seguenti i poliziotti sono passati a salutarla ed a sincerarsi delle sue condizioni di salute portandole una parola di conforto e dimostrandole vicinanza anche e soprattutto dopo i terribili momenti passati sul ponte.

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