di GIOVANNI MINICOZZI
Convocata dal Presidente della Regione Donato Toma si è’ tenuta a Palazzo Vitale la prima riunione di Giunta dopo l’azzeramento inaspettato delle deleghe a tutti gli assessori e al sottosegretario Quintino Pallante. Un azzeramento imprevedibile considerato il giudizio positivo sull’operato dell’esecutivo espresso, senza mezzi termini, da Donato Toma nel corso della conferenza stampa di fine anno. Di fatto, però, nella maggioranza di centrodestra che governa la Regione le frizioni si erano palesate in più occasioni a partire dalle nomine dei Commissari in alcuni enti sub-regionali e, da ultimo, sulla delibera n.606 del 31 dicembre scorso con la quale la giunta regionale ha assegnato 1.304.000 euro a Sviluppo Italia Molise (su proposta del Coordinatore del fondo per lo sviluppo e la coesione Mariolga Mogavero) per elaborare in trenta mesi il piano strategico del turismo.Tale delibera era stata contestata energicamente dal capogruppo della Lega in Consiglio regionale Aida Romagnuolo spalleggiata dall’ex governatore Michele Iorio. Poche ore dopo la levata di scudi il Presidente aveva azzerato le deleghe agli assessori.
A dire il vero su questa come su altre divergenze espresse da una parte della maggioranza nessun partito e nessun movimento politico aveva manifestato solidarietà al Presidente Donato Toma. Solidarietà e apprezzamento nei confronti del governatore diffusi, invece, all’indomani dell’azzeramento delle deleghe da quasi tutti i gruppi di maggioranza fatta eccezione per “Noi per il Molise” di Michele Iorio, Fratelli d’Italia di Quintino Pallante e Aida Romagnuolo della Lega. Non solo, ma Michele Iorio ha stigmatizzato la decisione di azzerare le deleghe “poiché non esiste nessuna crisi nella maggioranza che ha sempre approvato tutte le decisioni della Giunta, finanche i provvedimenti finanziari di fine anno senza alcun emendamento per non ostacolare le decisioni dell’esecutivo . È una implosione della Giunta e non della maggioranza – ha tuonato Iorio. Quello che mi sconvolge -ha aggiunto- è la rincorsa di alcuni partiti della maggioranza, componenti della Giunta, a dichiarare una rinnovata fiducia al Presidente Toma senza che però’ nessuno l’abbia messa in discussione. Come a dire – ha poi ironizzato – che gli stessi assessori sono contenti di essere stati privati delle deleghe. Io, settantenne della politica, non partecipo a questo teatrino” ha concluso Michele Iorio.
Comunque, da quanto è dato sapere, nel corso della riunione di Giunta gli animi sono apparsi sereni e tutti hanno manifestato fiducia nell’operato del Governatore anche se restano alcuni problemi da risolvere negli equilibri interni alla maggioranza. In particolare sulla ripartizione delle deleghe all’interno dell’esecutivo e sulle nomine dei commissari o dei Consigli di Amministrazione negli enti sub-regionali. Problemi anche nella individuazione dei candidati a sindaco per il centrodestra nelle città di Campobasso e di Termoli. Non è un mistero, infatti, che il Governatore vuole decidere chi sarà il candidato sindaco nella città capoluogo di Regione e punta su una soluzione tecnica di alto profilo mentre i partiti e i movimenti del centrodestra sembrano orientati in tutt’altra direzione.
Nel corso del vertice il Presidente ha chiesto un raccordo efficace tra Giunta e Consiglio regionale, evitando critiche al suo operato, e piena solidarietà in caso di attacchi al Governo regionale . Insomma tutti allineati e nessun dissenso. In pratica Toma ha chiesto e ottenuto di evitare una sorta di “lesa maestà” nei suoi confronti.
Al termine del vertice i 5 assessori, che saranno tutti confermati , hanno firmato una delibera, proposta dal Presidente, con la quale gli si attribuiscono pieni poteri su tutte le materie, anche quelle delegate ai componenti dell’esecutivo.
Resta a rischio, invece, la posizione del sottosegretario Quintino Pallante il quale è stato invitato a dimettersi dalla presidenza della quarta commissione consiliare per evitare il doppio incarico ma, secondo i bene informati, lui potrebbe lasciare l’incarico di Sottosegretario e mantenere la Presidenza di commissione.
Intanto i sindacati Cgil Cisl e Uil hanno criticato la decisione di azzerare le deleghe e hanno lanciato l’ultimatum al Presidente Toma “perché – hanno scritto in una nota – non si può perdere tempo prezioso per la soluzione delle tante vertenze come Gam, ex zuccherificio, operai forestali e bando per i lavori di pubblica utilità svanito nel nulla. Attendiamo una convocazione urgente – hanno concluso i sindacati – in caso contrario saremo costretti ad attivare tutte le azioni a tutela degli interessi dei lavoratori”.