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venerdì, Marzo 29, 2024

Isernia. Carabinieri, presentato il calendario: il 2019 è dedicato ai beni tutelati dall’Unesco

AttualitàIsernia. Carabinieri, presentato il calendario: il 2019 è dedicato ai beni tutelati dall'Unesco

Ogni anno vengono distribuite un milione e mezzo di copie, non solo in Italia ma anche all’estero. Il calendario dell’Arma dei Carabinieri nel tempo è diventato un vero e proprio pezzo da collezione, grazie anche alle sue illustrazioni di assoluta qualità dal punto di vista artistico. L’edizione 2019 è stata dedicata ai beni patrimonio dell’umanità tutelati dall’Unesco. Ogni mese mette in mostra luoghi di interesse, paesaggi e monumenti del Bel Paese, accompagnati dai vari reparti e specialità che caratterizzano dall’Arma: si va dai Ris ai Corazzieri, dalla celebre Fanfara ai nuovi componenti della famiglia, i Carabinieri forestali. Il calendario è stato presentato ufficialmente a Roma e nei comandi provinciali di tutta Italia. A Isernia lo ha fatto il ten. col. Gennaro Ventriglia, comandante provinciale dell’Arma.
“Il Calendario – si legge sul sito web carabinieri.it – è diventato per il Paese un oggetto di culto, come dimostra una tiratura che da anni sfiora il milione e mezzo di copie. Un prodotto editoriale apprezzato, ambito e presente nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro. Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 il Calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora tanti temi sono stati trattati, vicini all’Arma ma anche ai cittadini.
Questa edizione è stata pensata per la ricorrenza dei 40 anni dell’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Umanità e, parallelamente dei 50 anni dalla nascita dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
Nel 1972 una convenzione dell’Unesco prevede la “tutela del patrimonio culturale e naturale”, inteso come bene dell’Umanità intera. L’atto dispone la creazione di un elenco di siti da tutelare, la “World Heritage list”. Nel 1979 vi sono inserite le incisioni rupestri della Valcamonica. Oggi l’Italia conta ben 54 siti protetti, primo paese al mondo”.
“Le pagine del Calendario presentano una carrellata dei siti italiani tutelati dall’Unesco. Sono stati “inseriti tutti con immagini o menzioni tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari della nostra penisola” – ha dichiarato nel suo intervento il Comande Generale Giovanni Nistri. In parallelo è riportato in breve il percorso evolutivo dei Carabinieri negli ultimi decenni, a partire dal Comando Tutela Patrimonio Culturale avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura” all’Unesco. Accompagnano le immagini dei luoghi simbolo della Nazione le altre articolazioni dell’Arma, attraverso la rappresentazione di uniformi e “principalmente di volti. Il volto” – ha proseguito il generale Nistri – “è lo specchio dell’anima, come i luoghi sono lo specchio di un Paese. E quelli presenti nelle tavole… stanno ben attenti a non invaderle. Si fondono nell’insieme…perché noi siamo e ci sentiamo parte integrante del paesaggio italiano, inteso come identità nazionale”.

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