Quel “Tavolo verde” da biliardo ci ricorda che la vita – nel bene e nel male – è un gioco. La metafora dei pallini che si incrociano, si toccano, simboleggiano gli incontri destinati a cambiare la nostra esistenza, a far prendere alla nostra vita un’altra direzione. A volte basta un attimo, un minimo contatto per cambiare per sempre il destino di una persone. E tornare indietro non si può. Al massimo si potranno mettere in campo delle azioni per cercare almeno in parte di rimediare agli errori, ma non sempre è possibile metterci una pezza. Questo in sintesi il senso del primo libro di Salvatore Mincione Guarino. Edito da Ensemble edizioni, è stato presentato alla libreria Razzante di Isernia.
Nel libro non manca quel gusto per la battuta che caratterizza l’autore. Ma alcuni brani letti da Giovanni Gazzanni e Alessia Giallorenzo hanno fatto capire che in realtà il tema affrontato è diverso dal solito. È un chiaro invito a riflettere su noi stessi e sul rapporto con gli altri. Il libro, comunque, non tradisce l’essenza dell’autore. Le parole messe nere su bianco dal regista e attore sono state infatti forgiate per adattarsi con estrema naturalezza a una rappresentazione teatrale. E presto l’opera sarà portata in scena, nella nuova sede della compagnia Cast. Il nuovo cantiere culturale sarà inaugurato al Le Cave domani, giovedì 4 ottobre, alle ore 17:00.