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venerdì, Marzo 29, 2024

Il procuratore capo Albano va in pensione, il bilancio degli 8 anni di attività a Isernia

AttualitàIl procuratore capo Albano va in pensione, il bilancio degli 8 anni di attività a Isernia

La provincia di Isernia non è affatto un’isola felice. Certamente è ancora una terra sana, ma c’è tanto da indagare. E io per fortuna ho avuto la possibilità di farlo. Con queste parole l’ex procuratore capo Paolo Albano ha sintetizzato i suoi oltre otto anni di permanenza a Isernia, segnati da molte inchieste, alcune delle quali di rilevanza nazionale. Nell’ultimo incontro con la stampa ha voluto accanto a sé il suo più stretto collaboratore, il funzionario Gianfranco Di Filippo, testimone delle tante operazioni condotte. Dallo spaccio di droga all’usura; dalla corruzione nella pubblica amministrazione ai reati ambientali; dal recupero di centinaia di opere d’arte di valore inestimabile agli omicidi, su tutti quello all’ospedale di Venafro: l’attività di Albano è stata davvero a tutto campo. Nella sua lunga carriera nella magistratura, i reati ambientali sono stati sempre una priorità per Albano. Non a caso lascia con un’indagine ancora in corso sull’inquinamento della piana di Venafro, ispirata dagli esposti delle “Mamme per la salute” e dall’ex sindaco Sorbo. I risultati di alcune perizie sono in dirittura d’arrivo. A Isernia Albano ha raccolto tantissime soddisfazioni e pochi rimpianti. Eppure va in pensione con un pizzico di amarezza: ha avuto ottimi rapporti con tutti, in alcuni casi sono nate vere amicizie. E non solo in ambito lavorativo.

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