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giovedì, Marzo 28, 2024

Terremoto: continuano i controlli. A Palata inagibile anche la caserma dei carabinieri. Nuova scossa nella notte

AttualitàTerremoto: continuano i controlli. A Palata inagibile anche la caserma dei carabinieri. Nuova scossa nella notte

sta finendo di allestire il campo della Protezione Civile da 300 posti che dovrà ospitare gli sfollati dei comuni di Acquaviva, Montecilfone, Castelmauro, Tavenna e Palata stessa. Un unico campo dotato di cucina e servizi igienici. A Palata sono stati dichiarati inagibili diversi edifici pubblici, quello delle Poste, la sede del Municipio, la chiesa di San Rocco e da oggi anche la caserma dei carabinieri. Sono in corso sopralluoghi e verifiche anche nelle case sia dei tecnici della protezione civile che di quelli dei vigili del fuoco. A Montecilfone, il sindaco Franco Pallotta, questa mattina ha ordinato nuovi sgomberi, finora più di venti. A Guglionesi dove al momento quasi 200 persone dormono nelle tende sono arrivati due esperti della Società italiana di Psicologia per le emergenze. Sono a disposizione della popolazione che ha vissuto il trauma del terremoto e che continua a vivere in tenda per la grande paura. Proprio qui nella tendopoli l’Amministrazione comunale di Termoli in accordo con quella di Guglionesi, ha deciso di organizzare per venerdì 24 agosto una sagra del pesce, insieme a uno spettacolo di magia per i più piccoli, proprio per portare solidarietà e vicinanza. A Larino alcuni edifici nel centro storico sono stati interessati da piccoli crolli e via Marconi è stata transennata perché si trova proprio sotto la chiesa di Santo Stefano, dove il campanile è stato interessato da alcune crepe. Il sindaco Pino Puchetti ha firmato 14 ordinanze di sgombero, la maggior parte riguardano contrada Monte Arcano, dove si trova il carcere e dove c’è la zona artigianale di Larino. Il provvedimento ha interessato anche una pizzeria e un’officina meccanica. Almeno 20 gli sfollati che per ora andranno nelle case del Comune e dello Iacp. Davvero encomiabile il lavoro non facile dei sindaci, da sei giorni alle prese con l’emergenza.

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